E' clinicamente morta dallo scorso 3 dicembre, ma è stata mantenuta in vita perché il bimbo che porta in grembo, invece, continuava a vivere. Ora però la Corte Suprema di...
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Il 3 dicembre la donna, il cui nome non è stato divulgato, era stata dichiarata clinicamente morta, ma l'ospedale si era rifiutato di staccarla dalle macchine che la mantenevano in vita dopo essersi accorto che il cuoricino del bimbo continuava a battere: secondo la costituzione irlandese, i feti hanno gli stessi diritti costituzionali delle loro madri, malgrado ci fossero poche possibilità che il bimbo riuscisse a nascere.
Ora, l'Alta Corte di Dublino, con una sentenza di 29 pagine, ha deciso di far staccare la spina: secondo il parere dei medici la condizione della madre si sta deteriorando a tal punto che non sarebbe possibile per la gravidanza di andare a buon fine. Non solo, ma tenere in vita la giovane madre le toglierebbe la dignità nella morte e sottoporrebbe i suoi familiari a «sofferenze inimmaginabili». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino