Iran, la campionessa di scacchi che gioca senza velo. Raisi: «Nessuna pietà per chi protesta». E Tajani convoca l'ambasciatore

Qualche tempo fa, la 25enne era stata punita con il divieto di ingresso nel Paese

Sara Khadem, la campionessa di scacchi che gioca il mondiale senza velo (foto Iran International)
La scacchista iraniana Sara Khadem, 25 anni, ha deciso di partecipare al World Blitz Championship (i mondiali di scacchi) ad Almaty, in Kazakistan, senza...

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La scacchista iraniana Sara Khadem, 25 anni, ha deciso di partecipare al World Blitz Championship (i mondiali di scacchi) ad Almaty, in Kazakistan, senza indossare il velo richiesto per le donne iraniane. Una sfida al governo di Teheran.

La Federazione internazionale di scacchi FIDE ha pubblicato le foto dei giocatori del torneo, inclusa una foto di Khadem che guarda la scacchiera con i capelli sciolti. Un segno di protesta vero è proprio a favore delle rivolte popolari contro il regime iraniano. Non è la prima volta che la coraggiosa Sara sfida apertamente il potere degli ayatollah. Qualche tempo fa, la 25enne era stata punita con il divieto di ingresso nel Paese solo perché la mamma aveva pubblicamente appoggiato la decisione della figlia di non indossare il velo in un'altra competizione internazionale. La questione del hijab ha raggiunto da mesi il dibattito internazionale, da quando sono scoppiate le proteste a seguito dell'omicidio della 22enne Mahsa Amini, arrestata a settembre dalla polizia iraniana per aver violato il codice di abbigliamento repressivo del Paese. 

 

Il presidente Raisi: nessuna pietà per chi protesta. E Tajani convoca l'ambasciatore

 

«Nessuna pietà» per chi protesta in Iran, per chi si dimostra «ostile» nei confronti della Repubblica islamica. Lo ha dichiarato il presidente iraniano Ebrahim Raisi, che durante un comizio a Teheran ha accusato quelli che ha definito «ipocriti, monarchici e tutte le correnti antirivoluzionarie». Raisi ha quindi aggiunto che «l'abbraccio della nazione è aperto a tutti, ma non mostreremo pietà per coloro che sono ostili». Il riferimento è a quelle che Teheran definisce «rivolte» esplose nel Paese dopo la morte di Masha Amini, deceduta a 22 anni dopo essere stata arrestata dalla cosiddetta polizia morale con l'accusa di non aver indossato correttamente il velo islamico, l'hijab. Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato per domani alle 12 l'ambasciatore designato iraniano. L'ambasciatore non ha ancora presentato le credenziali al Quirinale, ma la gravità della situazione in Iran ha indotto il governo a fare questo passo, viene riferito dalla Farnesina.

 

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Il Gazzettino