Quando suo figlio è tornato dal Vietnam, James Brooker, 57enne del Somerset, in Inghilterra, si è accorto immediatamente che qualcosa non andava. Josh Brooker,...
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Non aveva dato molta importanza a quella puntura, ma senza saperlo aveva contratto un’infezione da stafilococco che lo avrebbe ucciso nel giro di pochi mesi dopo essersi insinuato nel suo sangue e avergli attaccato i polmoni.
Dopo il viaggio il professore era rientrato a scuola, ma il giorno dopo aveva iniziato a stare male. Aveva la febbre alta ed era stato portato di corsa al Liverpool Royal Hospital, dove il 3 settembre era stato ricoverato in terapia intensiva dopo che il personale medico aveva notato che la puntura sulla testa si era infettato. Poco dopo è stato trasferito al Liverpool Hope University, ma nonostante gli sforzi dei medici le sue condizioni sono peggiorate e il primo ottobre è morto.
«L'infezione ha gradualmente danneggiato il suo corpo e poi ha attaccato i suoi polmoni a tal punto da non consentirgli di respirare da solo – ha detto James Brooker – Siamo stati al suo fianco ogni giorno fino alla fine. È stato orribile. Nessun genitore dovrebbe vedere morire il proprio figlio. Josh era gentile e premuroso. Era divertente e aveva un grande senso dell'umorismo». Dopo la morte di Josh, la famiglia ha creato una pagina Just Giving nel tentativo di raccogliere fondi per l'Hope Care Fund, che fornisce supporto fisico ed emotivo ai bambini svantaggiati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino