Quel maledetto incidente di cui non aveva colpa le aveva fatto sentire che la terra stava franando sotto i suoi piedi: la classica goccia che fa traboccare il vaso già...
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Era il 2015 quando Samantha decise di prestare la sua macchina a un’amica. Una generosità che si rivelò drammatica, visto che in quella stessa giornata la donna travolse con l'auto un ciclista: un incidente di cui Samantha non aveva colpa e per il quale era stata condannata in tribunale al pagamento di 26mila sterline, visto che l'auto era senza assicurazione.
Quella cifra, in teoria, non avrebbe dovuto sconvolgerle la vita, visto che negli anni aveva fondato una propria azienda ed era diventata una famosa graphic designer. Da qualche tempo, però, Samantha era finita per aver guai finanziari e problemi con il fisco a causa dei mancati pagamenti relativi ad alcuni lavori da parte di clienti insolventi.
Una serie di eventi a catena che l’avevano fatta sprofondare nel tunnel della depressione dal quale, però, i genitori pensavano fosse uscita: «Lavorava fino alle 3 di notte, amava il suo lavoro - racconta la madre - Samantha era una ragazza molto felice, frizzante e socievole. Sapevamo che era dovuta ricorrere a dei prestiti e aveva chiesto ingenti somme di denaro».
Quando è arrivata la condanna al pagamento di 26mila sterline per quell'incidente, Samantha non è più riuscita a sopportare il peso di quella situazione e ha ceduto di schianto: il 26 ottobre 2018 ha deciso di togliersi la vita, lasciando una serie di lettere alla polizia e alla sua famiglia. «Mi dispiace per il casino che vi sto lasciando, questo è stato un mio errore. Vi amo tutti fino alla luna e ritorno». Sono stati i genitori a trovare il cadavere e la lettera scritta prima del suicidio, collocata sul portone di casa che era stato volontariamente lasciato aperto.
L'agente di polizia di Humberside, Hayley Browne, ha riferito che non c’era nulla di sospetto e che era da escludere il coinvolgimento di terzi nella morte di Samantha. «Samantha era alle prese con diversi problemi - ha detto il medico legale, Rosemary Baxter - e stava lottando per rimanere a galla finanziariamente. La sua morte è stato un atto programmato e i suoi numerosi problemi l'hanno sopraffatta. Le note non lasciano alcun dubbio: Samantha si è tolta la vita».
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Il Gazzettino