Il mostro di Loch Ness? In realtà era, o almeno potrebbe essere, un'anguilla gigante. È la conclusione dopo il test del Dna nelle acque del lago scozzese da...
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Analizzando il Dna prelevato dai campioni d'acqua, gli studiosi hanno trovato tracce di numerose specie: 11 di pesci, tre di anfibi, 22 di uccelli e 19 di mammiferi. Non è mancata qualche sorpresa. È emersa infatti una grande diversità di microorganismi, prima sconosciuti, tra cui alcuni che di solito vivono in acque salate, mentre altri devono ancora essere identificati. «Loch Ness è immenso e i segnali del Dna nell'acqua si dissolvono rapidamente. C'è la possibilità che i campionamenti siano stati fatti nel posto sbagliato nel momento sbagliato o che il metodo utilizzato non possa rilevare Nessie perché la sua sequenza di Dna non coincide con nessuna di quelle presenti nel database», precisano i ricercatori. Per gli appassionati di Nessie c'è dunque ancora speranza.
«Abbiamo trovato una gran quantità di Dna di anguille, abbondanti in molti dai campioni raccolti in diversi punti del lago», aggiungono i ricercatori. «Anche se le teorie di rettili estinti hanno preso il sopravvento, in realtà ci sono state continue segnalazioni di anguille molto grandi».
Il Gazzettino