Hong Kong, polizia chiede legge contro fake news: «Sfiducia della popolazione è colpa dei media»

Hong Kong, polizia chiede legge contro fake news
Secondo la polizia di Hong Kong, la sfiducia della popolazione verso le forze dell'ordine è colpa dei media. Per questo dal capo Raymund Siu è arrivato un...

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Secondo la polizia di Hong Kong, la sfiducia della popolazione verso le forze dell'ordine è colpa dei media. Per questo dal capo Raymund Siu è arrivato un appello al governo per introdurre una legge sulle fake news. L'iniziativa giunge nel mezzo di una campagna senza precedenti delle autorità contro qualsiasi voce critica del governo, che proprio questa settimana ha portato alla chiusura del quotidiano pro-democrazia Apple Daily. «Ci sono residenti che sono ancora ostili nei nostri confronti. A questo proposito ho detto ai miei colleghi che le cause di questa ostilità contro la polizia e di questi rapporti lacerati sono le notizie false», ha detto Siu durante il suo primo incontro con i media. «Al momento non esiste una definizione legale di notizie false, ma se esistesse una legislazione che ci aiuti a portare queste persone davanti alla giustizia, come forze dell'ordine, la accoglieremmo assolutamente con favore», ha aggiunto.

Intanto nelle scorse ore è stata venduta l'ultima copia dell'Apple Daily, il quotidiano a favore della democrazia costretto a cessare le pubblicazioni, a quasi un anno dalla promulgazione della legge sulla sicurezza nazionale di Pechino. Per l'ultimo numero, l'Apple Daily ha scelto di esporre una grande foto di un giornalista che, dalla redazione, saluta le centinaia di persone riunite davanti alla sede del quotidiano. «L'Apple Daily è morto», ha scritto il vicedirettore Chan Pui-man, arrestato la scorsa settimana con l'accusa di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale. «La libertà di stampa è diventata vittima della tirannia».

Il tabloid era da tempo nel mirino di Pechino per il suo sostegno al movimento per la democrazia e le ricorrenti critiche ai leader cinesi. Il proprietario, il magnate Jimmy Lai, è in custodia cautelare per il suo coinvolgimento nelle proteste a favore della democrazia nel 2019 ed è anche accusato ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale, punibile con l'ergastolo. La settimana scorsa la redazione è stata perquisita, cinque dei suoi dirigenti arrestati e i beni del giornale congelati. Non potendo pagare dipendenti e fornitori, il gruppo ha annunciare che l'edizione di oggi sarebbe stata l'ultima. Cancellato il sito web e i suoi account Twitter e Facebook. Ma il gruppo ha fatto sapere che resterà attivo il sito a Taiwan. «Tutte le filiali di Next Digital sono finanziariamente indipendenti. Il funzionamento del sito Web Apple Daily a Taiwan non è interessato» si legge in un avviso ai lettori.

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Il Gazzettino