Khan Yunis, raid nell’ospedale a sud di Gaza. «Niente ostaggi». Netanyahu: «Respingiamo diktat su stato palestinese»

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto in Medio Oriente

Guerra in Medio Oriente, le notizie del 16 febbraio. 

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Bbc: segni di bombardamenti a Rafah, a 130 metri dalle tende

Nuove immagini satellitari scattate il 14 febbraio rivelano grandi crateri nella città di Rafah, nel sud di Gaza, in seguito agli attacchi israeliani, molto vicini a dove vivono gli sfollati. Lo scrive il sito della Bbc mostrando le foto. Alcuni crateri si trovano a soli 130 metri di distanza dalle file di tende, dove si stanno rifugiando moltissime famiglie a causa della guerra. Sin dal 12 febbraio, dopo che due ostaggi furono salvati in un raid israeliano, Rafah è stata sottoposta a intensi bombardamenti aerei. Si ritiene che la popolazione di Rafah sia quintuplicata nei mesi successivi agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, e che quindi ora vivano là circa 1,5 milioni di persone. Vasti spazi sono stati riempiti di tende, inclusa la strada principale. Dall'alto si può vedere che l'autostrada principale che attraversa Rafah è stata intasata da strutture temporanee e bloccata al traffico.

Netanyahu: «Respingiamo diktat su stato palestinese»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, scrivendo su X dopo aver parlato col presidente Usa Joe Biden e partecipato alla riunione di gabinetto, afferma che «Israele respinge apertamente i diktat internazionali riguardanti una soluzione permanente con i palestinesi. Tale accordo sarà raggiunto solo attraverso trattative dirette tra le parti, senza precondizioni», chiarendo che «Israele continuerà a opporsi al riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese. Tale riconoscimento, sulla scia del massacro del 7 ottobre, darebbe un'enorme ricompensa al terrorismo senza precedenti e impedirebbe qualsiasi futuro accordo di pace».

 

Mosca organizza conferenza con Hamas e Jihad islamica

La Russia ha invitato 14 fazioni palestinesi, tra cui Hamas e la Jihad Islamica, a prendere parte a una conferenza intrapalestinese che si terrà a Mosca dal 29 febbraio al 2 marzo. Lo ha detto l'inviato speciale per il Medio Oriente Mikhail Bogdanov, citato dall'agenzia Tass.

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Il Gazzettino