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Hamas: non sappiamo quanti sono gli ostaggi vivi
In un'intervista alla Bbc un funzionario politico di Hamas, Basim Naim, ha detto che l'organizzazione non può fornire a Israele una lista degli ostaggi ancora in vita perché non sa quanti siano e dove si trovino. Nell'intervista, rilanciata dai media israeliani, Naim dice che «Finora non è stata presentata alcuna lista: tecnicamente e praticamente, è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo, chi è morto per i raid israeliani o per fame a causa del blocco israeliano». Gli ostaggi «si trovano in zone diverse, nelle mani di gruppi diversi: abbiamo chiesto una tregua anche per raccogliere informazioni», ha aggiunto.
Cavi sottomarini nel Mar Rosso danneggiati, colpito il 25% del traffico internet: la rivelazione della Cnn
I danni ai cavi sottomarini nel Mar Rosso stanno interrompendo le reti di telecomunicazioni globali e costringendo i fornitori di servizi Internet a reindirizzare circa un quarto del traffico tra Asia, Europa e Medio Oriente.
Israele ha ucciso nel sud del Libano il nipote del leader di Hezbollah
Israele ha ucciso nel sud del Libano il nipote del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. Lo ha affermato un sito di notizie siriano legato alle opposizioni anti-Damasco e ostili allo stesso movimento libanese filo-iraniano. La notizia non è stata confermata da media libanesi né dagli stessi Hezbollah. Secondo il sito in arabo «Voce della capitale» (Sawt al-Asima), sabato scorso un drone militare israeliano ha condotto un raid nel sud del Libano, nel distretto di Naqura, centrando in pieno un veicolo che viaggiava sulla strada costiera che conduce al capoluogo Tiro.
Blinken: "Lavoriamo per più aiuti a Gaza"
Il segretario di Stato americano Antony Blinken afferma che gli Usa stanno cercando di fornire maggiori aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso «ogni canale disponibile». «È imperativo espandere il flusso di aiuti per alleviare la terribile situazione umanitaria» nell'enclave palestinese, ha scritto questa notte Blinken sul suo account X. «Le persone hanno urgentemente bisogno di più cibo, acqua e altra assistenza: ecco perché gli Stati Uniti stanno lavorando per ottenere maggiori aiuti attraverso ogni canale disponibile, compresi i lanci aerei», ha aggiunto.
"Ondata di dimissioni tra i portavoce dell'esercito di Israele"
Fonti di Channel 14 affermano che le dimissioni sono dovute a questioni «professionali e personali». L'emittente da parte sua definisce «insolita» un'uscita dall'esercito di tale portata nel pieno di una guerra in corso. Oltre ad Hagari le dimissioni riguarderebbero anche l'altro tenente colonnello Richard Hecht, portavoce dell'Idf per i media esteri. Tra gli altri, Channel 14 fa poi i nomi degli ufficiali Merav Granot e Tzupia Moshkovich.
Il Gazzettino