Grecia, telefonata Tsipras-Merkel: domani al summit nuove proposte

Grecia, telefonata Tsipras-Merkel: domani al summit nuove proposte
Il premier greco Alexis Tsipras e la cancelliera tedesca Angela Merkel in una conversazione telefonica si sono accordati sul fatto che Tsipras presenterà alcune proposte del...

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Il premier greco Alexis Tsipras e la cancelliera tedesca Angela Merkel in una conversazione telefonica si sono accordati sul fatto che Tsipras presenterà alcune proposte del governo greco al vertice Euro di domani. Lo riferiscono fonti del governo greco secondo quanto scrive Bloomberg.








L'Eurogruppo. L'Eurogruppo convocato per domani comincerà alle 13 e «i ministri si aspettano nuove proposte da parte delle autorità greche», scrive l'Eurogruppo in una nota. La discussione sulla sostenibilità del debito greco «era stata autorizzata dall'Eurogruppo dopo che il programma Efsf fosse stato concluso con successo. Purtroppo non è stato concluso e quindi l'offerta non è più sul tavolo», ha precisato il vicepresidente della Commissione europea con delega all'Euro, Valdis Dombrovskis. E ha aggiunto: «Se la Grecia attiva un nuovo programma Esm con l'accordo degli altri Stati membri dell'area euro, allora ci sarà una nuova analisi della sostenibilità del debito». Ora, ha concluso, «bisogna discutere un nuovo programma».



Restare nell'euro continua ad essere «un obiettivo dei greci ed anche il mio, ma dobbiamo vedere se succederà», ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem entrando al Parlamento de L'Aja. Il presidente ha ribadito che «non ci sono facili soluzioni», perché sono ancora necessarie misure dure per la Grecia, e «se il governo e la popolazione le rigettano, allora entriamo in un terreno molto difficile».




Noyer (Bce): «Il debito greco non può essere ristrutturato». «Per definizione il debito greco alla Bce non può essere ristrutturato perchè ciò costituirebbe un finanziamento monetario» di uno stato. È quanto ha affermato parlando con i giornalisti a Parigi il membro del board della Bce, Christian Noyer, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.



Ad Atene, nel frattempo, si è tenuta una riunione tra il presidente della Repubblica greco Prokopis Pavlopoulos, il premier Alexis Tsipras e i leader di tutti i partiti (con l'eccezione di Alba Dorata, il movimento di estrema destra), per valutare la situazione dopo la vittoria del No. Tra le ipotesi che circolano sulla stampa greca, quella di una 'squadra negoziale nazionale' che comprenda anche esponenti dell'opposizione. Esponenti del Pasok (socialisti) hanno detto che il partito è pronto a partecipare.



Intanto, il giorno dopo la vittoria del No al referendum non molto è cambiato nella capitale ellenica: le banche restano aperte solo per i pensionati senza carte che devono ritirare 120 euro, e ai bancomat ci sono ancora le file per ritirare 60 euro. Nell'attesa che la Bce faccia le sue mosse per la sua liquidità. Nel quartiere di Zografos, in fila si discutono i risultati del referendum, ancora una volta tra favorevoli e contrari. «Non posso credere che i greci abbiano votato il No in questo modo. Adesso prepariamoci a misure di austerità ancora più dure - dice la signora Miranda - La verità è che loro vogliono credere a Tsipras, perché parla bene. Vogliono credere a tutti i costi». «Può darsi che le cose vadano peggio - risponde un'anziana in fila - ma io che cos'altro ho da perdere? Almeno abbiamo detto a quella gente, non potete fare quello che volete. Noi non accettiamo più i vostri ordini. Sono cinque anni che ci minacciano, che ci dicono che sbagliamo tutto. Adesso basta». ​ Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino