Resta altissima la tensione sull'isola greca di Chios, dopo giorni di drammatiche violenze segnati nelle ultime 48 ore da un assalto a colpi di molotov e pietre contro il...
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I media greci puntano l'indice contro l'estrema destra di Alba Dorata, movimento xenofobo che ha issato la bandiera del 'nò all'accoglienza dei rifugiati nei numerosi hotspot greci. L'escalation delle violenze, già in passato a Chios si erano verificati episodi di intolleranza tra popolazione e migranti - e tra gli stessi rifugiati nei campi - ma mai fino a questo punto, sarebbe da collegare a un piccolo furto. Tre 17enni algerini e un uomo iraniano avrebbero preso dei petardi da un negozio senza pagarli, per poi esploderli sull'isola. Vendetta o rappresaglia, Unhcr e Amnesty fanno appello perché vengano rafforzate le misure di sicurezza attorno al campo. C'è anche l'impegno a trovare nuove aree per accogliere i disperati in fuga da guerra e povertà. Nel campo di Souda, il 60% dei migranti arriva dalla Siria, il 20% dall'Iraq, il 10% dal Nord Africa e restante 10% da altre parti del mondo. Si chiedono indagini per appurare inoltre se l'attacco a colpi di molotov sia stato orchestrato, da estremisti xenofobi appunto.
La pensa così il sindaco Manolis Vournous, mentre diversi attivisti segnalano che l'escalation è iniziata all'indomani della visita sull'isola di alcuni parlamentari di Alba dorata accompagnati da colleghi belgi.
Il Gazzettino