Gran Bretagna fa piani per l'inverno, terza dose e niente lockdown

Gran Bretagna fa piani per l'inverno, terza dose e niente lockdown
Terza dose di vaccino e niente lockdown. È questo il piano della Gran Bretagna per il contenimento del Covid in vista dell'inverno. il governo Tory britannico di...

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Terza dose di vaccino e niente lockdown. È questo il piano della Gran Bretagna per il contenimento del Covid in vista dell'inverno. il governo Tory britannico di Boris Johnson si appresta a formalizzare gli obiettivi per bocca del premier dopo le ultime consultazioni di domani con i suoi esperti medico-scientifici. Lo anticipano oggi i media, riportando che Johnson e i suoi ministri restano per ora contrari anche solo a immaginare un nuovo confinamento nazionale, riservandosi al limite - nel caso di una nuova impennata invernale dei contagi - di poter reimporre l'uso delle mascherine nei luoghi pubblici come vincolante (in Inghilterra non è più obbligatorio da nessuna parte dal 19 luglio, ma soltanto «raccomandato» sui trasporti pubblici o nei siti affollati al chiuso) e di riesumare l'indicazione diffusa del lavoro da casa. Da chiarire invece l'ipotesi d'un possibile alleggerimento delle residue restrizioni sui viaggi: in particolare sulla quarantena precauzionale a domicilio, che del resto secondo un inchiesta giornalistica non sarebbe stata rispettata nei mesi scorsi da circa 300.000 persone.

Il premier si affida poi alle massime autorità mediche del Paese - i chief medical officer delle 4 nazioni del Regno Unito - per rovesciare la raccomandazione di escludere per ora i bambini e ragazzi sani fra 12 e 15 anni avanzata appena un paio di settimane fa da altri specialisti, quelli del Joint Committee on Vaccination and Immunization (Jcvi). I dettagli della strategia invernale britannica contro la pandemia sono affidati a una conferenza stampa in agenda domani a Downing Street, che il primo ministro Tory terrà con al fianco - come a fargli scudo - il professor Patrick Vallance, consigliere scientifico capo del governo, e soprattutto il professor Chris Whitty, virologo di fama internazionale e chief medical officer dell'Inghiltterra. Ma il parere di Whitty e dei suoi omologhi di Scozia, Galles e Irlanda del Nord sul via libera alla somministrazione di massa di una singola dose vaccinale sotto i 16 anni è già stato formalizzato oggi.

 

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Il Gazzettino