Gli diagnosticano un tumore ai polmoni ma era un Playmobil inalato 40 anni prima

È il primo caso al mondo così duraturo nel tempo
Talmente strano da essere finito sul British Medical Journal Case Reports come caso clinico più unico che raro. Il protagonista è un inglese di 47 anni ricoverato in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Talmente strano da essere finito sul British Medical Journal Case Reports come caso clinico più unico che raro. Il protagonista è un inglese di 47 anni ricoverato in clinica per via di una tosse incessante accompagnata da muchi che non accennavano a sparire. Sembrava una polmonite, eppure la terapia, pur alleviando qualche disturbo, non aveva sortito tutti gli effetti sperati.


L’èquipe medica, allora, ha deciso di approfondire gli esami: è bastata una radiografia per vedere una brutta macchia sul polmone destro. Il primo sospetto è stato un tumore, mai nessuno avrebbe potuto immaginare che, in realtà, si trattava di un oggetto finito lì circa 40 anni prima e che aveva convissuto in quella cassa toracica senza particolari problemi, fino all’insorgere della tosse e dei conseguenti problemi respiratori. Ma una broncoscopia, che prevede l’inserimento di uno strumento a fibre ottiche nei bronchi, ha sorpreso tutti: non era una massa tumorale, era un mini-cono per il traffico della Playmobil.

L’uomo, come riporta The Guardian, aveva ricevuto il gioco dai suoi genitori quando era un bimbo di soli 7 anni: «Finalmente lo ha ritrovato ed era nel posto in cui non lo avrebbe mai cercato», hanno detto i medici secondo cui si tratterebbe del «primo caso così duraturo nel tempo possibile solo perché l'aspirazione si è verificata in una età così giovane che le vie aeree sono riuscite a rimodellarsi e adattarsi alla presenza di questo corpo estraneo».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino