Mayumi Saito, una 53enne di Neyagawa, in Giappone, viveva da 25 anni ossessionata da un rimorso che non la abbandonava mai e che rischiava di farla impazzire. Lunedì...
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La donna, tormentata dai sensi di colpa, ha raccontato di aver soppresso i piccoli perché si sentiva troppo povera per poterli allevare e di aver fatto tutto da sola, non avendo mai rivelato al partner (che sarebbe il padre di tutti e quattro i piccoli) di essere incinta. Per verificare questa circostanza, l'uomo sarà interrogato. Attualmente Mayumi, che si mantiene grazie a un lavoro part-time e ai sussidi sociali, vive con un figlio adolescente, mentre un altro è andato via da casa. «Più di una volta - ha raccontato - ho pensato di uccidermi per il rimorso: non l'ho fatto esclusivamente perché non potevo lasciare solo mio figlio».
Sebbene il Giappone sia la terza economia a livello mondiale, la povertà nel Paese è ancora un grave problema, specialmente tra le donne, che non possono contare su un sistema efficiente di assistenza all'infanzia e di sostegni sanitari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino