​Germania, Merkel annucia: nel 2021 lascio la politica. Ma per ora resta cancelliera

Angela Merkel
La cancelliera Angela Merkel, 64 anni, ha annunciato l'intenzione di lasciare la politica nel 2021. Merkel ha detto infatti che non si ricandiderà, l'8 dicembre...

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La cancelliera Angela Merkel, 64 anni, ha annunciato l'intenzione di lasciare la politica nel 2021. Merkel ha detto infatti che non si ricandiderà, l'8 dicembre prossimo, data del congresso dell'Unione Cristianodemocratica (Cdu), alla presidenza del partito. Al termine della legislatura in corso, nel 2021, Merkel rinuncerà anche a ricandidarsi a un seggio in parlamento e soprattutto a ripresentarsi come candidata alla guida del governo. Fonti del partito escludono per il futuro anche un incarico in sede europea a Bruxelles per Merkel. Anche se il governo attuale cadesse, per il ritiro della Spd, Merkel non si ricandiderebbe: «questo l'ho escluso», ha confermato lei stessa rispondendo a una domanda dei giornalisti. Si avvia a finire dunque dopo l'era della cancelliera, al governo della Germania dal 2005.


Fino a oggi Merkel aveva sempre affermato che cancelleria e presidenza del partito dovessero essere nella stessa mano. Il passo compiuto questa mattina dalla cancelliera, sottolinea la stampa tedesca, può essere considerato quindi storico. Merkel infatti ha sempre considerato l'incarico di cancelliere e quello di presidente del partito come indissolubilmente legati. È questo l'effetto del risultato delle elezioni in Assia, dove ieri la Cdu ha perso oltre 10 punti, e di quelle in Baviera, dove due settimane fa il partito della cancelliera aveva preso un'altra batosta.

Il Dieselgate, lo scandalo delle emissioni truccate che ha colpito l'industria dell'auto in Germania, è stato uno dei «fattori che hanno giocato a favore dei Verdi e contro Cdu e Spd» nelle elezioni tenutesi nello scorso fine settimana
nell'Assia, in Germania. Lo sottolineano i copresidenti del Partito Verde Europeo Reinhard Buetikofer e Monica Frassoni. «L'80% delle persone intervistate - spiegano - ritengono che il governo federale si sia piegato troppo a interessi aziendali . Lo scandalo del diesel viene citato esplicitamente come uno dei principali motivi per votare i Verdi».


«L'onda Verde continua - proseguono Buetikofer e la Frassoni - in Assia i Verdi hanno ottenuto il 19,8% dei voti, dopo aver preso l'11,1% cinque anni fa. Cdu e Spd, che hanno governato insieme nell'esecutivo della cancelliera Angela Merkel, hanno perso entrambi più di dieci punti percentuali. I Verdi sono anche riusciti a battere di un soffio i socialdemocratici, arrivando secondi». «Uno dei risultati più sorprendenti dei sondaggi post elettorali è che i Verdi hanno guadagnato fiducia dimostrandosi più in grado di affrontare i problemi che definiranno il nostro futuro rispetto ai concorrenti. Il 75% degli intervistati vorrebbe che i Verdi restassero nel governo dell'Assia», concludono i due copresidenti del Partito Verde Europeo.

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Il Gazzettino