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Una nuova telefonata intercettata dai servizi di intelligence ucraini fa luce sulla situazione (e sul morale) dei soldati russi in guerra. Stavolta però la conversazione non riguarda i soldati ma gli ufficiali. Che secondo le intercettazioni stanno cercando di fuggire anche loro dal conflitto in Ucraina. Come? Deponendo semplicemente le armi e lasciando i battaglioni a loro stessi. A raccontarlo è un soldato mentre parla con la moglie: la conversazione è stata intercettata dalla Sbu. La donna chiede al marito di non scappare, perché sarà considerata diserzione.
(S) = Soldato russo (D) = Donna
(D): Vuoi andartene, o cosa?
(S): No! Il nostro comando è partito. Loro non se ne sono andati, hanno scaricato le armi, hanno detto “Non andremo a combattere”.
(D): Per anziani intendi il tuo comandante o cosa?
(S): Sì, sì, sì, uno dei nostri, del 4° Battaglione.
(D): *domanda incomprensibile*?
(S): Ha detto: «Non combatterò affatto. Ho problemi di cuore».
(D): Ah, al cuore. Ma giovane per avere problemi di cuore.
(S): Questo è quanto
(D): E allora anche tu hai problemi di cuore. Hai la tiroide. Ognuno ha qualcosa. Ma se è così, allora, puoi tornare a casa prima.
(S): Noi non siamo elencati da nessuna parte. Luogo inesistente. Credimi, non siamo elencati da nessuna parte. Come ha detto il comandante Ushakov, siamo qui come carne da macello. È una manovra distraente. Anche in Russia non è proprio considerato che noi ci troviamo qui.
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Il Gazzettino