Gb, la bella vita dei "lupi di Londra": frodavano i piccoli investitori e spendevano tutto in vacanze, escort e party lesbo

Gb, la bella vita dei "lupi di Londra": frodavano i piccoli investitori e spendevano tutto in vacanze, escort e party lesbo
Era il 2013 quando Martin Scorsese portava nelle sale “The Wolf of Wall Street” interpretato da Leonardo Di Caprio e ispirato all'ascesa e alla caduta dello...

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Era il 2013 quando Martin Scorsese portava nelle sale “The Wolf of Wall Street” interpretato da Leonardo Di Caprio e ispirato all'ascesa e alla caduta dello spregiudicato broker newyorkese Jordan Belfort. Sono passati quattro anni ed ecco che una storia analoga, in attesa di finire sui grandi schermi, è rimbalzata agli onori delle cronache: il lupo, questa volta, è un banchiere britannico che spillava soldi ai piccoli esercizi per poi “investirli” in escort, vacanze a cinque stelle e festini a base di alcol.

Una cricca che aveva tra i suoi membri di spicco Lynden Scourfield, 54 anni, tra i dirigenti della “HBOS”, la holding dietro “Halifax” e “Bank of Scotland” che costringeva le aziende bisognose di prestiti a rivolgersi alla società di consulenza Quayside gestita da David Mills, 60 anni. Un comportamento da boss della malavita che, attraverso un massiccio uso di minacce ed estorsioni, finiva per controllare le aziende, depredare i conti bancari e intascare nuovi prestiti garantiti a proprio nome. A farne le spese erano i lavoratori della classe media, che hanno visto scomparire i loro risparmi, le loro case e le pensioni. Adesso che tutto è venuto a galla, è emerso qianto fossero impressionanti i numeri di questa frode che durava da cinque anni: la cifra stimata è sui 245 milioni di sterline, ma la polizia sostiene superi il miliardo.

Gli introiti venivano spesi dalla banda in festini, donne e vacanze di lusso. Scourfield, che faceva una vita a cinque stelle tra lo yacht di Mills e le pornostar, per le sue “prestazioni” si faceva pagare dagli sfortunati risparmiatori oltre 4.000 euro in contanti da spendere in viagra e prostitute che incontrava in un appartamento di Londra: tra queste c'era la bionda Suzie Best, escort da 300 euro l’ora, che per per gli uomini della truffa e i loro amici si esbiva in spettacoli lesbo. Già nel 2005 un'altra prostituta si era esibita con altre tre donne per Mills e Scourfield al prezzo di 1.500 euro a testa.

Una vita che era il frutto dei loro disonesti introiti: Scourfield guadagnava circa 100.000 euro l’anno, ma poteva contare sulla carta di credito di Mills, sempre a disposizione, dalla quale risultano spese di 60mila euro in gioielli e vestiti. Oltre alle escort di lusso, i due avevano portato le rispettive mogli in una crociera a sei stelle tra Nizza e St Tropez e avevano affittato ville da sogno con piscine, campi da tennis e palestre.


Adesso che la bella vita è un ricordo del passato, per loro non rimangono che le accuse di corruzione e frode: Lynden Scourfield è stato dichiarato colpevole di sei capi di imputazione. Mark Dobson, anche lui manager di HBOS, David Mills, e Michael Bancroft (consulente Quayside nonostante già avesse sottratto soldi agli azionisti della precedente società per pagare la lingerie della sua amante e le vacanze in resort con campi da golf), sono stati condannati dalla Southwark Crown Court per corruzione, frode e riciclaggio di denaro. Alison Mills e John Cartwright sono stati dichiarati colpevoli di aver cospirato per mettere in atto il piano criminale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino