Tre manifestanti palestinesi sono stati uccisi durante gli scontri con l'esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra la Gaza e lo stato ebraico. I palestinesi hanno...
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Giornata da incubo. Manifestanti palestinesi hanno cominciato a radunarsi da stamani nei punti di raccolta lungo la barriera difensiva tra Gaza e lo Stato ebraico per dare inizio alla quinta Marcia del ritorno, appoggiata da Hamas. Analoghe iniziative andranno avanti, ogni venerdì, fino al 15 maggio, giorno in cui i palestinesi ricordano la Nakba, la Catastrofe della nascita dello stato di Israele.
Si è registrato «un tentativo di massa da parte di decine di facinorosi di sfondare i reticolati di confine è stato bloccato di misura al valico di Karni fra Gaza e il territorio israeliano. I facinorosi hanno cercato di abbattere i reticolati e di appiccare il fuoco, ma sono stati respinti dei militari».
Secondo dati dell'Organizzazione per i diritti umani dell'Onu (Ocha) - che ha definito eccessivo l'uso della forza da parte di Israele - nelle quattro dimostrazioni precedenti a cui sono seguiti violenti scontri con l'esercito israeliano, sono stati uccisi 42 manifestanti e 5.511 sono rimasti feriti. Israele ha più volte ammonito, anche con volantini in arabo lanciati sulla Striscia, a non avvicinarsi alla barriera difensiva, a non tentare di danneggiarla e a non entrare nel territorio dello Stato ebraico.
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Il Gazzettino