Hamas non consegna la lista degli ostaggi vivi. ​Israele non va al Cairo: «Risposte solo parziali»

Le ultime notizie in diretta sul conflitto in Medio Oriente

Gaza, Hamas: «Possibile accordo in 24-48 ore se Israele accetta richieste». Bombardamenti su Khan Younis
La nave militare Duilio ha abbattuto ieri nel Mar Rosso un drone lanciato contro il cacciatorpediniere italiano dagli Houthi dello Yemen. «Gli attacchi terroristici»...

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Media: Israele non va al Cairo

Hamas ha inoltrato dal Cairo solo «risposte parziali» ed Israele ha deciso di non inviare una delegazione in Egitto. Lo riferiscono i media israeliani, che parlano di «un clima di crisi» riguardo alle trattative per lo scambio dei prigionieri. Una fonte politica, citata dalla radio pubblica Kan, ha affermato che «Hamas non recede dalle sue richieste assurde e non fornisce risposte. Finchè non avremo risposte veritiere e concrete non ha senso inviare alcuna delegazione al Cairo».

Idf: non abbiamo attaccato convogli degli aiuti

«La indagine iniziale ha confermato che nessun attacco è stato condotto dall'Idf verso il convoglio di aiuti e che in maggioranza i palestinesi sono rimasti uccisi o feriti come conseguenza di una 'stampedè (calca, folla fuori controllo)»: lo ha ribadito il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, riferendosi ai gravi incidenti di giovedì sulla strada costiera di Gaza, dove una massa di persone s'è lanciata verso camion che trasportavano aiuti umanitari: episodio nel quale sono morte 115 persone. Hagari ha aggiunto che è in corso un'inchiesta ancora più approfondita i cui risultati «saranno divulgati nei prossimi giorni».

Bombardamenti su Khan Younis, Hamas attacca Beer Sheva

Un inasprimento dei combattimenti nel sud della striscia di Gaza ed un attacco di Hamas verso Beer Sheva (Negev) hanno caratterizzato la giornata di ieri. L'esercito israeliano - ha riferito la radio militare - ha diretto adesso le proprie operazioni verso due aree situate alla periferia nord di Khan Yunis: il rione finanziato dal Qatar 'Medinat Hamed' ed il villaggio di Karara. Quelle operazioni sono iniziate con intensi bombardamenti: «50 obiettivi - ha precisato il portavoce militare - sono stati colpiti in sei minuti». Fra questi: «infrastrutture terroristiche sotterranee, postazioni per il lancio di razzi anti-carro e sale operative di Hamas». In seguito mezzi blindati israeliani hanno preso posizione in quelle zone.

Ieri, secondo la radio militari, Hamas ha sparato diversi razzi. In parte sono stati indirizzati ai kibbutz vicini alla Striscia, ma almeno uno è stato lanciato verso Beer Sheva. Non si segnalano vittime né danni. Intanto nella città israeliana di Sderot, immediatamente a nord di Gaza, oggi le scuole sono state riaperte per la prima volta dal 7 ottobre. Per motivi di sicurezza, tutte le scolaresche sono scortate da militari.

Hamas: nessuna informazione su ostaggi prima di cessate il fuoco

Hamas non è disposto a rilasciare nessuna informazione sugli ostaggi fino a che non entrerà in vigore «un cessate il fuoco completo e non sarà alleviata in modo significativo la sofferenza degli abitanti di Gaza», ha reso noto una fonte dell'organizzazione a un giornale nel Qatar, rende noto Ynet.

Hamas: possibile accordo in 24-48 ore se Israele accetta richieste

Un accordo per il rilascio degli ostaggi potrebbe essere concluso entro 24-48 ore se Israele accetterà le richieste di Hamas. Lo hanno reso noto fonti del gruppo, mentre un altro alto funzionario ha detto al media saudita Asharq che la risposta di Hamas arriverà in giornata nell'incontro al Cairo. «Se Israele risponderà alle richieste del movimento, si aprirà la strada ad un accordo nelle prossime ore».

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Il Gazzettino