Sette palestinesi sono rimasti uccisi stamattina in nuovi raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza, tra i quali una famiglia con quattro donne. Il bilancio delle vittime...
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Secondo fonti palestinesi, cinque vittime sono morte in due raid a Deir el-Balah, una sesta a Khan Yunis e la settima in un bombardamento sul campo profughi di Nuseirat. Si tratta del quindicesimo giorno (e non sedicesimo come detto in precedenza, ndr) di raid da parte delle Forze di difesa israeliane (Idf) sulla Striscia di Gaza, nel corso dell'operazione "Margine protettivo" lanciata da Israele per cercare di fermare i continui lanci di razzi da parte di Hamas.
Razzi che sono stati lanciati anche in un nuovo attacco da Gaza verso la città israeliana di Ashdod, a sud di Tel Aviv.
Intanto anche due soldati israeliani sono rimasti uccisi nei combattimenti. Lo ha annunciato oggi l'esercito, portando a 27 il bilancio dei militari morti dall'inizio dell'offensiva contro Hamas.
Dopo l'esame dei corpi di un blindato israeliano colpito domenica a Sajaya (Gaza), l'esercito israeliano è riuscito a ricomporre solo sei delle sette salme. Mentre gli sforzi di identificazione proseguono, il settimo militare è definito per il momento «disperso». Lo riferisce la radio militare.
Sirene ed esplosioni a Tel Aviv. Le sirene d'allarme sono risuonate a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele. Subito dopo a Tel Aviv sono state udite due forti esplosioni dopo l'intercettamento dei missili da parte del sistema di difesa Iron Dome.
Israele rifiuta la tregua. Israele ha respinto la richiesta dell'inviato dell'Onu in Medio Oriente Robert Serry di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza. Lo scrive Haaretz citando alte fonti israeliane. Intanto risulta un soldato israleiano disperso. Infatti, dopo l'esame dei corpi di un blindato israeliano colpito domenica a Sajaya (Gaza), l'esercito israeliano è riuscito a ricomporre solo sei delle sette salme. Mentre gli sforzi di identificazione proseguono, il settimo militare è definito per il momento «disperso». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino