Francia, nuova tegola su Fillon: «Soldi per incontro fra Putin, miliardario libanese e Total»

Fillon
Nuove rivelazioni del settimanale satirico Le Canard Enchainé, in edicola domani, su François Fillon: il candidato della destra alle presidenziali avrebbe ricevuto...

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Nuove rivelazioni del settimanale satirico Le Canard Enchainé, in edicola domani, su François Fillon: il candidato della destra alle presidenziali avrebbe ricevuto 50.000 dollari (circa 46.000 euro) come intermediario per organizzare nel 2015 un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin, un miliardario libanese e l'amministratore delegato di Total, Patrick Pouyanné.


Il Canard rivela che la società di Fillon, 2F conseil, a inizio 2015, ha firmato un contratto con l'industria Future Pipe Industries di proprietà del miliardario libanese Fouad Makhzoumi, i cui legami con Fillon erano stati già rivelati da Mediapart. Makhzoumi ha accettato di versare 50.000 dollari all'ex primo ministro perché gli presentasse Putin e Pouyanné, che era stato direttore di gabinetto di Fillon. Incontri che sarebbero poi avvenuti in occasione del Forum economico Internazionale nell'estate del 2015 che si è svolto a San Pietroburgo. 

Intanto l'inchiesta che riguarda François Fillon e i presunti impieghi fittizi della sua famiglia non si ferma ma si aggrava dell'accusa di «falso e truffa aggravata», perché gli inquirenti hanno acquisito nuovi documenti che lasciano pensare che i Fillon abbiano potuto produrre dei falsi per giustificare gli stipendi della moglie del candidato della destra alle presidenziali. Lo rivela il quotidiano Le Monde: Fillon è già indagato tra l'altro per «abuso d'ufficio» e «appropriazione indebita».


La decisione della Procura finanziaria fa seguito a una seconda perquisizione fatta in questo mese all'Assemblée Nationale dopo quella del 31 gennaio: in questa seconda perquisizione sarebbero stati acquisiti nuovi documenti firmati da Penelope Fillon dove ci sarebbero dei calcoli delle ore lavorate. Ma gli inquirenti vogliono capire se non siano dei falsi, fatti a posteriori per giustificare gli stipendi percepiti dalla moglie di Fillon come assistente parlamentare. Non si sa a chi sarebbero destinati questi fogli e a quale periodo corrisponderebbero, rivela ancora Le Monde. Penelope Fillon è convocata dal giudice il 28 marzo.
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Il Gazzettino