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Nelle Filippine il primo politico a scendere in campo ufficialmente in vista delle elezioni alla presidenza in programma l'anno prossimo è l'ex campione di pugilato, Manny Pacquiao. Il 42enne, che è attualmente senatore, ha promesso che se sarà eletto presidente combatterà la povertà e la corruzione e risolverà l'emergenza coronavirus. La leggenda della boxe ha anche annunciato che migliorerà la connessione internet nel Paese e abbasserà i costi dell'energia elettrica. «La mia candidatura non è solo per me e la mia famiglia, ma anche per il popolo filippino» a cui «spero di dare un futuro migliore, specialmente a coloro che soffrono da tanto tempo», ha detto Pacquiao dopo aver presentato la sua candidatura alla Commissione elettorale. «Per coloro che stanno derubando il popolo filippino, i vostri giorni felici al governo sono contati - ha aggiunto - Questa è la mia promessa al popolo filippino e a Dio». Pacquiao fa parte del partito al governo Pdp-Laban ma si è candidato con il partito Promdi dove divergenze con il presidente in carica Rodrigo Duterte.
L'ex campione è arrivato alla sede della Commissione elettorale con un bus privato sulle cui fiancate figuravano gli slogan «L'uomo del destino» e «Per Dio ed il Paese», accompagnato dalla moglie e dal vice presidente della Camera, Lito Atienza.
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