La Fed alza i tassi di interesse dello 0,75%. Powell: «Rallenterà l'economia, ma è necessario»

E' la mossa più aggressiva dal 1980. "Molto attenti ai rischi di inflazione"

Powell (Fed)
 NEW YORK - La Federal Reserve alza i tassi di interesse dello 0,75% portando il costo del denaro in una forchetta fra il 2,25% e il 2,50%. Per la banca centrale americana...

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 NEW YORK - La Federal Reserve alza i tassi di interesse dello 0,75% portando il costo del denaro in una forchetta fra il 2,25% e il 2,50%. Per la banca centrale americana quello deciso oggi 27 luglio è il secondo aumento consecutivo dello 0,75%, in quella che è la mossa più aggressiva dagli anni 1980. Per combattere l'inflazione la Fed, oltre all'aumento odierno, ha alzato i tassi di un quarto di punto in marzo, di mezzo punto in maggio e di tre quarti di punto in giugno. «La politica monetaria della Fed rallenterà l'economia ma è necessario - ha detto il presidente della banca centrale americana Jerome Powell - Non penso che gli Stati Uniti siano ora in recessione e la Fed non sta cercando di causarla: c'è un sentiero stretto per evitare che accada, un sentiero che potrebbe stringersi ulteriormente».

Il comunicato della Fed

La Fed ribadisce di essere «molto attenta» ai rischi di inflazione. Lo afferma la banca centrale al termine delle due giorni di riunione, durante la quale ha deciso all'unanimità un aumento dei tassi dello 0,75%. «L'inflazione resta elevata riflettendo gli squilibri fra l'offerta e la domanda dovuti alla pandemia. La guerra in Ucraina sta creando ulteriori pressioni al rialzo sull'inflazione e sta pesando sull'attività economica globale. Siamo molto attenti ai rischi di inflazione», afferma la Fed. «Anticipiamo che gli attuali aumenti dei tassi saranno appropriati. La Fed è fortemente impegnata a riportare l'inflazione all'obiettivo del 2%».

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Il Gazzettino