«Kim Kardashian è nuda in rete da giorni, ma le foto di un parto naturale vengono censurate da Facebook». La denuncia è dell'inglese Milli Hill, mamma, scrittrice e...
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Una cattiva idea secondo Facebook, che l'ha «bandita» per una settimana: la sua «colpa» è stata violare gli «standard della comunità» con un'immagine giudicata non idonea alla pubblicazione sul social. La foto incriminata mostrava il di dietro di Milli con la testa del bimbo che faceva capolino in acqua sotto di lei. Niente a che vedere con l'impressionante derrière di Kim Kardashian, da giorni in pole position su quasi tutti i siti.
«Il che fa capire il modo in cui la società (e Facebook, che la riflette) trova che il corpo femminile sia più accettabile in versione sexy e passiva che attiva e realistica - si è lamentata Milli su Buzzfeed - In pratica stiamo parlando di due sederi di donna, solo che uno è ok, e l'altro no».
Il caso ha scatenato un putiferio di reazioni sui social e compilation fatte in casa delle immagini che su Facebook, invece, vengono tollerate: donne in tenuta intima, foto allusive ed erotismi vari. Intanto, crescono i follower del "Positive Birth Movement": c'è chi ringrazia Milli per la foto che ha sollevato il polverone, chi la sostiene su Twitter e chi accusa Mark Zuckerberg in persona. Ma anche chi fa presente come vedere determinate immagini faccia passare per sempre la voglia di avere figli. E Facebook? Per ora evita di commentare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino