Operazione esercito israeliano in Cisgiordania: uccisi 4 palestinesi

Le operazioni dell'esercito israeliano in Cisgiordania
Quattro i palestinesi sono stati uccisi dall'esercito israeliano nel corso di un'operazione notturna nel campo profughi di Jenin (Cisgiordania). Lo conferma l'...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Quattro i palestinesi sono stati uccisi dall'esercito israeliano nel corso di un'operazione notturna nel campo profughi di Jenin (Cisgiordania). Lo conferma l' esercito di Gerusalemme, che afferma di aver ucciso un ricercato di Hamas, Hamza Abu al-Hija. Ne sono scaturiti scontri durante i quali i militari dicono di aver colpito altri tre terroristi.




Secondo il portavoce militare israeliano, al-Hija - figlio di un noto esponente locale di Hamas, la fazione islamica palestinese al potere nella Striscia di Gaza - era ricercato per attacchi armati compiuti in passato e per la progettazione di attentati futuri. Vìstosi scoperto - afferma il portavoce - al-Hija si è barricato in una casa assieme ad alcuni compagni e si è rifiutato di consegnarsi alle forze armate israeliane. Ne è seguito uno scontro a fuoco in cui due militari israeliani sono rimasti feriti. Al-Hija, prosegue il portavoce, ha poi tentato la fuga, ed è stato ucciso. Nella zona circostante si sono sviluppati estesi disordini, con lanci di pietre e di bottiglie incendiarie contro le forze israeliane. Queste hanno risposto con un «fuoco accurato» e hanno colpito a morte quelli che il portavoce definisce «altri tre terroristi».






L'operazione condotta nel campo profughi di Jenin ha consentito ad Israele di sventare un attentato in fase di preparazione «e ha dunque salvato vite umane». Lo sostiene il ministro della difesa israeliano, Moshe Yaalon, secondo cui i militari «si sono comportati con determinazione e professionalità», in quella che egli indica come «un'area di combattimento molto complessa». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino