PARIGI Colpire le presidenziali francesi. Ammazzare Marine Le Pen o Emmanuel Macron. Incendiare i seggi, sterminare gli scrutatori. Mancano 24 ore al ballottaggio per...
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LA SICUREZZA
La Francia non ha aspettato l'ordine di uccidere dell'Isis per blindare le elezioni. Domani sarà come due settimane fa: massima allerta, massimo spiegamento di forze. Il dispositivo è stato confermato ieri dal portavoce del ministero dell'interno Pierre-Henry Brandet: «Più di 50mila poliziotti e gendarmi affiancheranno i militari dell'operazione Sentinelle e gli agenti municipali». Ci saranno pattuglie «vicino ai seggi» e altre pronte «a intervenire immediatamente in caso di incidente». Soltanto a Parigi saranno in 12mila i poliziotti in servizio fino all'alba: prima per proteggere il voto, poi per sorvegliare «celebrazioni, feste, manifestazioni che cominceranno subito dopo la proclamazione del risultato». Ieri, prima che arrivasse l'appello alla guerra dell'Isis, un arresto in Normandia ha ricordato quanto la minaccia sia sempre alta. Un uomo è stato fermato vicino a una base dell'aeronautica a Evreux, un centinaio di chilometri a nord di Parigi. Era nel mirino della polizia: un ex soldato, radicalizzato, ma anche molto instabile psicologicamente, il profilo ormai più pericoloso. In auto aveva bandiere dell'Isis e una chiave Usb con la rivendicazione pronta, poco lontano aveva nascosto un fucile a pompa, due pistole e munizioni.
IL DISTACCO
Oggi è il momento del raccoglimento.
Il Gazzettino