Donald Trump rischia di dover parlare in tribunale della relazione che avrebbe avuto con l'ex pornostar. Michael Avenatti, legale di Stormy Daniels - riferiscono Cbs e Abc -...
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Nell'atto, Avenatti afferma che la sua cliente «intende provare che l'accordo non aveva un oggetto o uno scopo legittimo. Piuttosto, l'accordo e il pagamento di 130.000 dollari effettuato in base all'intesa, avevano lo scopo di influenzare le elezioni presidenziali del 2016 facendo tacere la querelante ed evitando che parlasse apertamente e pubblicamente del signor Trump poche settimane prima delle elezioni del 2016». Al presidente e al suo legale, inoltre, verrebbero poste «non più di dieci richieste mirate per la produzione di documenti relativi a vari elementi collegati all'accordo». David Schwartz, un legale che fa da portavoce a Choen, in una nota inviata alla Cbs definisce la mozione «un uso sconsiderato del sistema legale per continuare a gonfiare l'ego spompato di Michael Avenatti» che punta a «mantenere un ruolo di rilievo».
Secondo la Cbs, i legali del presidente - convinti che la firma di Trump non fosse necessaria sul documento al centro della vicenda - puntano a risolvere la questione attraverso un arbitrato privato.
Il Gazzettino