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Lasciare Kherson finita sotto l'occupazione dell'esercito russo per il direttore della Filarmonica Yuryi Kerpatenko non è mai stata un'opzione: restare al proprio posto, fedele all'Ucraina, è stato l'atto di resistenza fino al suo ultimo giorno di vita. Mosca e i filorussi lo tenevano d'occhio da mesi, ma l'ultimo schiaffo non hanno voluto digerirlo.
Al famoso direttore del Music and Drama Theatre Mykola Kulish è stato fatale il rifiuto di esibirsi al concerto del primo ottobre, organizzato dalle forze di occupazione per mostrare il 'ripristino di una vita pacificà dopo l'annessione alla Federazione seguita ai referendum di fine settembre. Il Ministero della cultura di Kiev ha infatti eso noto che l'esercito russo lo ha ucciso sparandogli a freddo nella sua abitazione.
IL POSTO DEL MINISTERO
«Si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre.
Proprio ieri il Financial Times ha riferito che le intelligence e funzionari militari occidentali «stimano che l'Ucraina potrebbe riprendersi la città già entro la prossima settimana». Come del resto farebbe pensare l'appello lanciato dai filorussi a Mosca - pienamente accolto - per evacuare i civili (pro-Mosca) e scappare dalle unità ucraine che hanno cominciato a sfondare le linee del fronte russo a Kherson all'inizio del mese. Yuryi Kerpatenko era salito sul podio da direttore d'orchestra nella Filarmonica regionale nel 2000. Poi, dopo quattro anni, era diventato primo direttore del Music and Drama Theatre. Se Kiev dovesse liberare effettivamente Kherson, toccherà a un altro dirigere il concerto della vittoria. E c'è da scommetterlo dedicare le prime note a Yuryi.
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Il Gazzettino