Variante newyorkese, primi due casi nelle Marche: «Nessuna prova che resista al vaccino»

Covid, registrati nelle Marche i primi due casi di variante newyorkese: «Nessuna prova che resista al vaccino»
Sono stati registrati i primi due casi di variante newyorkese in Italia. Accade nelle Marche, dove ieri il Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona - Univpm, ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono stati registrati i primi due casi di variante newyorkese in Italia. Accade nelle Marche, dove ieri il Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona - Univpm, ha identificato, in due tamponi anti Covid provenienti da Pesaro e Urbino, una «variante finora non descritta in Italia». Gli esperti hanno spiegato che si tratta della nuova variante che è stata identificata a New York (Usa) lo scorso novembre, a cui è stato attribuito il nome di B.1.526, e che si è diffusa man mano negli Stati Uniti. «Al momento - ha chiarito il professor Stefano Menzo, direttore del Laboratorio di Virologia - non ci sono evidenze scientifiche sull'eventuale capacità di questa variante di evadere la risposta neutralizzante suscitata dagli attuali vaccini».

Il tracciamento

La sorveglianza epidemiologica molecolare, ha aggiunto Menzo, è stata «effettuata a campione randomizzato sui tamponi positivi provenienti da tutte le Marche». I due tamponi da cui proviene la cosiddetta variante "newyorkese" riguardano «due persone non apparentemente correlate, provenienti dalla provincia di Pesaro Urbino». Al momento, si apprende, la nuova variante del coronavirus costituisce oltre il 12% dei contagi a New York. «La variante - ha concluso il professor Menzo - è caratterizzata dalla mutazione E484K, che insiste sul sito di legame con il recettore, oltre ad altre 5 mutazioni aminoacidiche sulla stessa proteina».

Roma, picco ricoveri negli ospedali: si fermano le ambulanze. Superata la soglia d’allerta

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino