Coronavirus, Wuhan si rianima: migliaia in "fuga", 1,8 milioni di auto in strada

Le autorità di Wuhan hanno cominciato a revocare le restrizioni agli spostamenti in uscita dalla megalopoli della Cina centrale, dove tornano a vedersi le auto in fila ai...

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Le autorità di Wuhan hanno cominciato a revocare le restrizioni agli spostamenti in uscita dalla megalopoli della Cina centrale, dove tornano a vedersi le auto in fila ai caselli delle autostrade e i passeggeri in attesa sulle banchine prima di salire sui treni diretti fuori città. I cittadini hanno trascorso quasi 11 settimane in isolamento per contenere l'epidemia di COVID-19.


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Auto in fila
Al casello di Fuhe, nel nord di Wuhan, risuonano i clacson mentre gli automobilisti si precipitano in autostrada, dopo la rimozione delle barricate avvenuta a mezzanotte. Tra i viaggiatori in partenza c'è anche Guo Lei, che gestiva un'azienda a Wuhan. Intorno alle 20:40 di ieri ora locale, l'imprenditore si è recato al casello con altre sei persone a bordo della sua auto, aspettando di poter tornare a casa. «Non vedo l'ora di tornare nella mia città», ammette Guo, originario della provincia orientale dello Shandong. «Ho vissuto a Wuhan per otto anni: durante le vacanze del Festival di Primavera, alcuni parenti erano venuti in città per aiutarmi a consegnare della merce e così siamo rimasti bloccati qui a causa dell'epidemia».

Secondo le informazioni raccolte tramite i big data dalla polizia stradale di Wuhan, sulle autostrade locali per oggi si prevede un elevato volume di traffico veicolare in uscita dalla città. Mentre sempre più aziende riprendono le proprie attività, secondo la polizia stradale locale, nelle ultime due settimane Wuhan ha registrato un aumento di quasi 400.000 veicoli in transito sulle strade locali, un numero che oggi dovrebbe raggiungere le 1,8 milioni di vetture.

 
La polizia stradale diffonderà varie informazioni sul traffico in tempo reale attraverso stazioni radio, piattaforme social e app di navigazione online. «Sono molto felice di assistere alla revoca dei blocchi», racconta Fang Jing, addetto al pedaggio autostradale in un casello a Wuhan. «La riapertura del traffico in uscita rivela un miglioramento della situazione epidemica: vuol dire che alla fine il nostro duro lavoro degli ultimi due mesi ha dato i suoi frutti». «Dobbiamo ancora proteggerci dal virus e ricordare ai passeggeri di prestare attenzione alle proprie personali condizioni di salute perché l'epidemia non è finita», aggiunge però Fang.

Oltre 55mila persone in partenza con i treni
Stamattina, alla stazione ferroviaria di Wuchang, 442 passeggeri sono saliti sul treno K81, diretto a Guangzhou, capoluogo della provincia meridionale del Guangdong. Oggi, oltre 55.000 passeggeri dovrebbero lasciare Wuhan in treno e circa il 40% di questi si recherà nella regione del Delta del Fiume delle Perle. Un totale di 276 convogli ferroviari passeggeri lasceranno il capoluogo dello Hubei diretti a Shanghai, Shenzhen e in altre città cinesi. All'ingresso nelle stazioni, i passeggeri devono indossare la mascherina, presentare i propri codici sanitari digitali e lasciarsi misurare la temperatura corporea per ridurre i rischi di contagio. I treni ad alta velocità, le vie d'accesso alle stazioni, le sale d'attesa e le banchine vicino ai binari sono state disinfettate dagli addetti ferroviari.

 
Riprendono i voli

Alle prime ore di oggi, anche l'aeroporto internazionale Tianhe di Wuhan ha iniziato a riprendere i voli passeggeri su tratte interne alla Cina. Secondo la società di gestione dello scalo, nel corso della giornata dovrebbero essere operati oltre 200 voli in entrata e in uscita dall'aeroporto. Il 23 gennaio, nel tentativo di contenere l'epidemia, le autorità di Wuhan avevano disposto una serie senza precedenti di restrizioni al traffico, sospendendo il trasporto pubblico locale e tutti i voli e i treni in uscita dalla città. 
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Il Gazzettino