L'emergenza coronavirus inizia a dilagare anche negli altri paesi europei. La Spagna, dopo l'Italia, è il secondo paese europeo (e il terzo al mondo) per numero di...
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Sono diversi i focolai accertati in tutta la Spagna, anche se quello che desta più preoccupazione è senza dubbio quello di Madrid. Nella capitale, infatti, la situazione è drammatica: mentre il governo Sanchez ha deciso di requisire diverse strutture alberghiere e private per l'isolamento dei contagiati meno gravi, negli ospedali le terapie intensive sono già al collasso e iniziano a scarseggiare i dispositivi di protezione individuale di ogni genere per medici e infermieri.
Finora, in Spagna, sono più i morti che i guariti. Come spiega anche Roberto Pellegrino, inviato de Il Giornale a Madrid, negli ospedali si lavora senza sosta ma sono sempre di più le vittime. Viene anche riportata una drammatica testimonianza, quella di un paramedico che lavora nell'ospedale madrileno Ramón y Cajal: «Non abbiamo più posti nelle celle frigorifere, ci sono almeno 15 cadaveri che sono rimasti fuori. Una signora, disperata, mi ha anche offerto 500 euro per vedere il corpo del marito morto per l'ultima volta, prima che si procedesse alla cremazione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino