Nella caccia al disertore in fuga dalla Corea del Nord, Pyongyang ha violato per due volte l'armistizio che regola i rapporti con il sud. La denuncia arriva dal Comando Onu, a...
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Il generale Vincent K. Brooks, a capo del Comando Onu, ha rilevato che la condotta delle truppe alleate è stata appropriata e rispettosa dell'armistizio evitando la «ripresa delle ostilità» tra le due parti. Le indagini hanno coinvolto rappresentanti di Usa, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda, con la presenza di membri di Svezia e Svizzera della Commissione di supervisione delle Nazioni neutrali.
L'armistizio è stato messo a dura prova «ma resta in vigore», ha osservato Brooks, in un comunicato. Il Comando Onu ha notificato al Nord le violazioni rilevate chiedendo un meeting di discussione sul caso con i militari. La contestazione sulla violazione dell'armistizio si collega ai circa 40 colpi sparati dai soldati del Nord per impedire la fuga del commilitone, colpito tuttavia da almeno 5 proiettili, mentre un militare ha superato sia pure brevemente la «linea di demarcazione» armato di fucile. Il disertore, soccorso e portato in ospedale, è stato poi sottoposto a due delicati interventi chirurgici, complicati da stomaco e intestino infestati da parassiti: attualmente, secondo l'ultimo bollettino medico, l'uomo, poco più che ventenne, ha ripreso conoscenza nel mezzo di condizioni generali di ripresa.
Il video rilasciato dal Comando Onu, ricavato dalle telecamere di sicurezza a circuito chiuso, mostra il fuoristrada guidato dal fuggitivo che taglia a tutta velocità la strada alberata sul lato del Nord prima della brusca frenata forse per la foratura di di pneumatico e della corsa a piedi verso il Sud.
Il Gazzettino