Dopo alcuni giorni di calma, i toni bellicosi e le minacce sono ritornati ad agitare la penisola coreana. Nel fine settimana, Pyongyang ha prima messo in guardia l'America,...
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Il Minju Joson, quotidiano della Suprema assemblea del popolo, scrive, citando una fonte militare, che gli Usa hanno mobilitato «diverse portaerei a propulsione nucleare, inclusa la Carl Vinson, nel teatro operativo della penisola coreana il 25 aprile». Un vero affronto, ma c'è la certezza che le Forze armate risponderanno colpo su colpo contro obiettivi nemici «nella penisola, nelle basi del Pacifico o sugli Usa continentali attraverso l'oceano». Scenari imprevedibili osteggiati in vario modo da Usa, Corea del Sud, Giappone e dalla Cina che continua a sollecitare la moderazione per la deescalation delle tensioni. Da Atene, dove è in visita, il ministro degli Esteri Wang Yi ha insistito sulla eliminazione delle armi nucleari dalla penisola e sull'avvio del negoziato a Sei, fermo da fine 2008, con Pechino che «non sarà influenzata dalle parole e continuerà a giocare il suo ruolo».
La Casa Bianca, nella serata di sabato, ha annunciato un giro di telefonate di Trump, molto probabilmente per fare il punto sulla situazione nordcoreana sia col premier nipponico Shinzo Abe sia col presidente cinese Xi Jinping.
Il Gazzettino