Anticoncezionale choc: l'impianto contraccettivo si sposta dal braccio al polmone

Anticoncezionale choc: l'impianto contraccettivo si sposta dal braccio al polmone
Una donna di 31 anni ha incredibilmente rischiato la vita. Il motivo? Il suo impianto contraccettivo si era stranamente spostato dal braccio a un polmone. ...

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Una donna di 31 anni ha incredibilmente rischiato la vita. Il motivo? Il suo impianto contraccettivo si era stranamente spostato dal braccio a un polmone.

A salvarla un equipe di sorpresi medici portoghesi che, dopo aver studiato attentamente il caso anomalo, ha deciso di procedere con una delicata operazione ai polmoni.

Come riportato da Telemundo.com, il gruppo di chirurghi portoghesi che ha salvato la vita alla donna di 31 anni ha pubblicato un articolo sulla rivista accademica BMJ Case Reports, del British Medical Journals, in cui descrive quello che è successo come un incidente rarissimo.

La paziente, come descritto nel testo del documento specializzato, è stata portata d'urgenza in ospedale perché aveva "sanguinamenti vaginali anomali". Gli specialisti che l'hanno trattata nella città portoghese di Viana do Castelo e che avevano ascoltato la sua storia medica, erano sconcertati perché inizialmente non riuscivano a trovare l'impianto contraccettivo.

Secondo le informazioni della Mayo Clinic, "un impianto contraccettivo è un'asta di plastica flessibile delle dimensioni di un fiammifero che si trova sotto la pelle nella parte superiore del braccio". Gli impianti che vengono utilizzati oggi hanno la caratteristica di poter essere localizzati attraverso una radiografia, che in questo caso ha salvato la vita della donna portoghese.

Dopo non aver trovato l'impianto al suo posto, i medici hanno eseguito radiografie per localizzarlo e con sorpresa hanno notato che, in modo atipico, l'asta si era spostata verso il suo polmone sinistro. Data questa situazione di estremo rischio per il paziente, è stata immediatamente sottoposta a un intervento chirurgico per rimuovere l'asta e prevenire il collasso del polmone.

Nell'articolo, i medici hanno ipotizzato le possibili modalità con cui l'impianto può aver raggiunto il polmone, spiegando che proprio l'impianto, che avrebbe dovuto rimanere in sede per tre anni, ha probabilmente prima raggiunto i vasi sanguigni per poi trasferirsi nel polmone.

Parte della responsabilità di questo caso è ricaduta sulla "tecnica" utilizzata per inserire l'impianto, in quanto gli esperti hanno affermato che è stato incorporato troppo in profondità. «I fattori di rischio per una migrazione dell'impianto contraccettivo sono tecniche di posizionamento: se viene introdotto in profondità, la migrazione può avvenire nel sistema venoso e quindi nel sistema arterioso polmonare».

Un altro fattore di pericolo menzionato dagli specialisti è «la pratica di un intenso esercizio fisico, che sembra aumentare il rischio di migrazione vascolare anche quando l'impianto è posizionato correttamente».

La donna, non identificata, si è ripresa rapidamente dopo un intervento chirurgico ai polmoni ed è stata rimandata a casa dopo quattro giorni per continuare la sua riabilitazione. Come spiegano i medici, aveva usato protesi contraccettive per otto anni prima che si verificasse questa particolare situazione. 

A tal proposito, la dottoressa Tania Adib, una ginecologa consulente presso The Medical Chambers Kensington, ha dichiarato al quotidiano britannico Daily Mail: «Il rischio di spostamento di un impianto contraccettivo è estremamente basso ed è maggiore nelle donne molto magre e quelle che stanno posizionando gli impianti dovrebbero ricevere una formazione specifica su come inserirli correttamente per ridurre il rischio».


La dottoressa Adib ha inoltre invitato le donne a «controllare regolarmente le braccia per assicurarsi di poter sentire l'impianto e, in caso negativo, andare a controllo immediatamente».
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Il Gazzettino