Colombia, giornalista uccisa con un colpo di pistola alla testa

Colombia, giornalista uccisa con un colpo di pistola alla testa
Freddata con un colpo alla testa sul posto di lavoro, lo stesso lavoro che in molti ritenevano troppo scomodo: Flor Alba Nunez Vargas, giornalista colombiana di 25 anni, è stata...

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Freddata con un colpo alla testa sul posto di lavoro, lo stesso lavoro che in molti ritenevano troppo scomodo: Flor Alba Nunez Vargas, giornalista colombiana di 25 anni, è stata seguita da un sicario ed è stata uccisa con un proiettile alla testa mentre stava entrando nella stazione radiofonica in cui lavorava.




L'omicidio è avvenuto giovedì scorso nella città meridionale di Pitalito, in Colombia, ed è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza. Le immagini mostrano la ragazza che, mentre si dirige come tutti i giorni verso la porta della stazione radiofonica La Preferida Stereo, non si accorge che alle sue spalle un uomo con un casco la sta seguendo. Pochi attimi, un colpo di pistola alla testa, poi la fuga del killer che con l'aiuto di un complice in moto riesce a far perdere le proprie tracce.



Flor era considerata una giornalista scomoda ed era costantemente impegnata a denunciare il traffico di droga, la tratta degli esseri umani e la corruzione contro cui si batteva strenuamente nei suoi servizi televisivi in onda sui telegiornali locali di Canal 6, TV5 e Nacion TV.

Aveva ricevuto minacce dopo aver seguito le elezioni locali a ottobre e dopo aver pubblicato una foto di un gruppo criminale che era stato accusato di aver fatto irruzione e aver rubato in Municipio. Inoltre i suoi servizi sulle prove che avevano portato all'arresto di un gruppo di trafficanti locali avevano scatenato la furia di alcune bande criminali. Poche settimane fa la sua intervista e le immagini di alcuni uomini che avevano impiccato un cane a un lampione aveva provocato scalpore in tutta la città e Flor aveva ricevuto ulteriori minacce. Fino al tragico epilogo di giovedì scorso, quando un colpo di pistola ha spento la sua voce.



«Era una giornalista appassionata - ha ricordato un collega - Siamo profondamente dispiaciuti e speriamo che questo non rimanga uno dei tanti delitti impuniti».

Il governo colombiano ha annunciato una ricompensa per chiunque fornisca informazioni che possano portare all'arresto degli assassini, mentre il capo della polizia di Huila, Santiago Camelo, ha fatto appello alla comunità locale. «Siamo sulle tracce dell'assassino – ha detto - Non possiamo ancora indicare la causa di questa tragedia».



Il problema del bavaglio all'informazione in Colombia è grave. Secondo i dati della Fondazione per la libertà di stampa (FLIP), solo nel 2015 ben 126 giornalisti sono stati vittime di 84 casi di violazioni della libertà di stampa: tra questi ci sono 34 casi di minacce, 20 ostruzioni del lavoro giornalistico, 9 aggressioni e un rapimento. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino