Ancora 48 ore. È il tempo che il giudice dell'Alta corte di Londra ha concesso ai genitori di Charlie Gard per presentare le nuove «prove»...
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Il giudice Nicholas Francis è stato piuttosto chiaro in proposito: sarebbe ben disposto a cambiare la sua precedente decisione in cui dava ragione ai dottori del centro pediatrico inglesi, propensi a non far più soffrire il neonato staccandogli i macchinari che lo tengono in vita, ma le nuove informazioni dovranno «drasticamente» cambiare il suo punto di vista, quindi essere inoppugnabili. È arrivato a questo dopo un botta e risposta con Connie Yates, la madre di Charlie, che ha mostrato ancora una volta il suo grande coraggio. «La possibilità di successo è del 10%. Se fosse suo figlio, lei lo farebbe?», ha chiesto la donna, ottenendo una risposta positiva dall'alto magistrato. «Non c'è nessuno coinvolto in questa vicenda che non voglia salvare Charlie», ha sottolineato il giudice. Ma Connie e il padre di Charlie, Chris Gard, hanno anche accusato i legali dell'ospedale londinese di aver mentito. E al termine dell'udienza hanno tenuto una brevissima conferenza stampa in cui il loro legale ha letto un comunicato riassumendo quanto accaduto oggi e ringraziando ancora quanti nel mondo li stanno sostenendo.
Gli studi medici che cambiano le carte in tavola, secondo i Gard, dovranno quindi venire esaminati con cura e la valutazione deciderà il destino di Charlie.
Il Gazzettino