Non solo un caso di bullismo a scuola, ma anche una grave sottovalutazione del fenomeno. Una bambina, che frequenta il primo anno della scuola media, è stata presa di mira...
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Bullismo e cyberbullismo puniti come lo stalking: pene più severe e numero verde
«Vittima dei bulli», 13enne da un anno non esce più di casa: i genitori vanno dai carabinieri
Come riporta anche El Universal, l'episodio risale allo scorso novembre ed è avvenuto all'interno di una scuola di Acuña Coahuila, in Messico. Nel filmato, diffuso a scopo di denuncia anche sui social da una zia della vittima, si vede la bambina presa di mira e picchiata ripetutamente da una compagna di scuola: il tutto, stando a quanto denunciato dai familiari della bambina, sarebbe avvenuto sotto gli occhi di una professoressa che, però, non avrebbe fatto nulla per fermare la bulla.
I genitori della giovane studentessa, dopo l'accaduto, si sono recati nell'ufficio del preside, chiedendo pene severe per la bulla. La risposta, assolutamente spiazzante, del dirigente scolastico è stata: «Non posso controllare 400 studenti». I genitori della ragazzina hanno anche rivelato: «Quando abbiamo detto al preside che nostra figlia poteva morire, lui si è messo a ridere e ha minimizzato l'accaduto».
La zia della bambina, sui social, ha spiegato: «Aiutatemi a diffondere questo video, il Ministero dell'Istruzione deve sapere. Mia nipote ora ha paura di andare a scuola, i suoi voti sono peggiorati e il preside ha riso di lei». Ad ogni modo, dopo la terribile esperienza è arrivato il lieto fine: come spiega La Voz, infatti, alla bambina è stata offerta una borsa di studio per poter frequentare lezioni in un altro istituto. La zia, comunque, ha puntualizzato: «Vi ringrazio davvero tanto per il vostro sostegno, ma questo non deve continuare a succedere. Mia nipote cambierà scuola, ma i bulli continueranno ad aggredire altri compagni di scuola e il corpo docente continuerà a minimizzare l'accaduto».
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Il Gazzettino