Brasile, la scrittrice Clara Averbuck: «Io, violentata da un autista della Uber»

Brasile, la scrittrice Clara Averbuck: «Io, violentata da un autista della Uber»
La scrittrice brasiliana Clara Averbuck ha raccontato sul suo profilo facebook di essere stata violentata da un autista della Uber e sostiene di non aver ancora deciso se sporgere...

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La scrittrice brasiliana Clara Averbuck ha raccontato sul suo profilo facebook di essere stata violentata da un autista della Uber e sostiene di non aver ancora deciso se sporgere denuncia per quanto le è accaduto oppure no. 

Nella sua pubblicazione, che conta già più di 10 mila like e 1,3 mila condivisioni, la donna racconta i dettagli della violenza: «Quel disgustoso autista della Uber ha approfittato del mio stato, della mia gonna, delle mie mutandine», si legge nel post.

«Sono ferita, ma sono in casa e medicata, mi sto calmando. Sto decidendo se voglio sottomettermi alla violenza di andare in un posto di polizia a rispondere a delle domande, visto che la violenza sessuale é l'unico crimine che la vittima deve provare», continua la scrittrice. Nel suo post Clara Averbuck ammette che era ubriaca quando l'autista della Uber l'ha violentata, aggiungendo che non si «sentirà in colpa» come fece quando fu violentata da adolescente. 

«Sono stata violentata di nuovo, violentata perchè sono donna, violentata perchè ero vulnerabile e anche se non lo fossi stata sarebbe potuto accadere», si legge nella sua pubblicazione. La scrittrice spiega di aver scritto questo post su facebook, che ha suscitato tante polemiche tra chi sostiene che sia solo un modo per farsi pubblicità, affinchè la gente possa rendersi conto che è accaduto a lei ma che «può accadere a chiunque, in qualsiasi momento», e che «Il mondo é un luogo orribile per le donne», ha chiosato la scrittrice. 


Su Twitter, Clara Averbuck ha lanciato un movimento con l'hashtag #MeuMotoristaAbusador dove chiede a tutte le donne di divulgare e denunciare casi di violenza di cui sono vittime: «Per me, per te e per tutte. Denuncia». a Uber, intanto, contattata dal giornale Folha de São Paulo, ha garantito che l'autista accusato della violenza è già stato allontanato dall'azienda. In un comunicato la Uber avverte di essere «a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle indagini» e che «La Uber ripudia qualsiasi tipo di violenza contro le donne». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino