Battisti, la decisione alla Corte suprema: estradizione in bilico

Battisti, la decisione alla Corte suprema: estradizione in bilico
«La tensione è alta», ammette lo stesso Cesare Battisti in un'intervista all'agenzia francese Afp. Domani la Corte Suprema brasiliana (Stf) è...

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«La tensione è alta», ammette lo stesso Cesare Battisti in un'intervista all'agenzia francese Afp. Domani la Corte Suprema brasiliana (Stf) è chiamata a pronunciarsi nuovamente sul suo caso. Il giudice relatore del caso, Luiz Fux, ha concesso all'italiano un habeas corpus preventivo lo scorso 13 ottobre, impedendo difatti una sua possibile estradizione dal Brasile all'Italia. La questione, però, come molti passaggi del caso Battisti, è molto più complessa del previsto e gli scenari possibili sono diversi.


I COLLEGI
Fux aveva l'opzione di pronunciarsi autonomamente sulla richiesta dei legali di Battisti, ma ha preferito esprimersi in maniera provvisoria fermando «l'eventuale estradizione fino al giudizio della Corte nella sessione del 24 ottobre». Fux si è quindi rimesso alla Primeira Turma, uno dei due collegi presenti all'interno della Corte Suprema Brasiliana, composta da undici giudici. Cinque formano il primo collegio, mentre altri cinque il secondo (Segunda Turma). Il Presidente, la giudice Carmen Lucia, non compone nessuno dei due collegi. La richiesta preventiva di Battisti sarà esaminata dallo stesso Fux e dai giudici Alexandre de Moraes, Rosa Weber e Marco Aurélio Mello.
Solitamente anche Luís Roberto Barroso fa parte del primo collegio, ma non parteciperà alla decisione poiché in passato è stato avvocato di Cesare Battisti. L'estradizione sembrava davvero a un passo, ma gli ultimi sviluppi hanno allontanato l'ex Pac dal governo italiano.

GLI SCENARI
Cosa bisogna aspettarsi, quindi, dalla sessione che domani inizierà alle 18.20 (orario italiano)? Lo scenario più probabile, almeno nella fase iniziale, è che la Corte decida di non decidere.
Il primo punto in discussione è se il caso Battisti possa essere preso in esame da un solo collegio (quindi 5 giudici) o debba essere sottoposto all'attenzione del Plenario (la Corte al completo). «Porterò la questione di merito al collegio, perché, dopo il Mensalão (scandalo politico di metà anni 2000, ndr) si era deciso che l'estradizione si discuteva nel collegio. Adesso chi la esegue? Il Presidente della Repubblica. Nonostante ciò, la Corte ha stabilito che l'estradizione fosse analizzata nei collegi. Non c'è questa storia di Va al plenario, va al plenario», ha detto all'Estadão il giudice Fux tornando leggermente sui suoi passi.
 
I GIUDICI
E se il collegio decidesse che può pronunciarsi sulla questione, il giudizio potrebbe arrivare già domani? «O si decide subito oppure in seguito. Io porterò solo la questione di merito», ha specificato Fux. I giudici Alexandre de Moraes e Gilmar Mendes, però, si sono espressi in favore di una discussione dell'intera Corte. Si tratta dei due giudici più vicini al presidente Temer e verrebbe da supporre che un'apertura al plenario potrebbe riaprire i giochi per l'Italia. Alexandre de Moraes, ex Ministro con Temer e da lui nominato come membro della Corte, è stato categorico: «È ovvio che non si deve decidere in collegio. Si tratta di un habeas corpus contro il Presidente della Repubblica, spetta al plenario. Fux ha stabilito il giorno per il giudizio, ma il regolamento interno è molto chiaro: è competenza del plenario». Gillmar Mendes si è augurato che si abbia «un dibattito in plenario» sul caso Battisti.

LE TRE OPZIONI
La Primeira Turma ha quindi tre opzioni sull'habeas corpus: aprire al plenario, confermarlo o sospenderlo. La composizione del collegio non è del tutto amica all'Italia: Fux e Rosa Weber sono stati nominati dal governo di sinistra di Dilma Rousseff, mentre Marco Aurelio, già presente al precedente voto, nel 2009 si espresse contro una possibile estradizione di Battisti. Alexandre de Moraes sarà l'unico uomo di Temer.

Il governo è ancora propenso all'estradizione, ma aspetta un via libera netto e deciso da parte della Corte. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino