Siria, l'attore di Manchester che combatte l'Isis: «Canto Ariana Grande a Raqqa»

Un attore di Hollywood con il gusto per i colpi di scena. Una "colonna sonora" altamente simbolica e una Raqqa distrutta da anni di scontri a fare da set...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un attore di Hollywood con il gusto per i colpi di scena. Una "colonna sonora" altamente simbolica e una Raqqa distrutta da anni di scontri a fare da set cinematografico. In un video caricato su YouTube questa domenica, 22 ottobre, dal portale di notizie curdo ANF, un uomo occidentale con un AK-47 e un telefono tra le mani, è in piazza Naim, nel centro dell'ex capitale dello Stato Islamico in Siria, liberata la scorsa settimana. 


Tra le fila dello Ypg, le forze del Kurdistan, anche l'uomo nella piazza: Michael Enright, un cittadino britannico di Manchester che ha recitato in "Pirati dei Caraibi: la maledizione del forziere fantastama" e in alcuni episodi di CSI. Dal suo smartphone Enright ha fatto partire "Bang Bang", una canzone della star Usa Ariana Grande. Un gesto di sfida ai combattenti dell'Isis, messi in fuga dalla città. 
 

«Loro sono venuti nella mia città, Manchester - ha dichiarato l'uomo - e hanno cercato di far tacere Ariana Grande, ora la sua è prima voce a sentirsi qui». Il riferimento è all'attentato del 23 maggio scorso nella Manchester Arena durante un concerto della cantante ha fatto 22 morti e decine di feriti. Un cerchio che si chiude. «Sono venuto qui a combattere e abbiamo fatto "bang bang" - conclude Enright - Sono scappa ora la libertà è di nuovo qui».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino