Un giovane attivista italiano filocurdo, Alessandro De Ponti, 23enne di Treviglio, è stato ferito al confine tra Siria ed Kurdistan iracheno. La Farnesina attraverso...
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De Ponti, fa parte di un collettivo locale chiamato 'Tanaliberatutti': era partito lo scorso aprile alla volta della Tunisia, ma neppure i familiari, in stretto contatto in queste ore con la Farnesina, hanno saputo spiegare se il giovane fosse solo, oppure se si trovasse con altri giovani, o se avesse viaggiato con qualche Organizzazione non governativa.
De Ponti abita a Treviglio in via Bramante con la madre, Cristiana Rivoltella, che di professione è coordinatrice infermieristica del reparto di Gastroenterologia e Pneumologia all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove coordina l'attività degli infermieri dedicati ai trapianti d'organi. Con loro vive anche la sorella minore.
Proprio De Ponti, assieme a un altro trevigliese, Simone Vitali, avrebbe aggredito il videoreporter trevigliese Emy Zanenga, picchiato fuori casa la sera del 25 aprile dopo aver ripreso, la mattina, e pubblicato sul suo sito, un gruppetto di contestatori del collettivo 'Tanaliberatutti' e dell'Unione inquilini che, con striscioni e megafono, avevano interrotto la cerimonia ufficiale della Liberazione in piazza Insurrezione, gridando 'fascista!' al sindaco Giuseppe Pezzoni, 'reo' di non aver impedito un gazebo a Forza Nuova. Per quell'aggressione i due erano stati denunciati dalla polizia.
Alessandro è descritto come un ragazzo che crede negli ideali e lotta per poterli concretizzare.
Il Gazzettino