Attivista italiano ferito al confine tra Siria ed Iraq

Alessandro De Ponti
Un giovane attivista italiano filocurdo, Alessandro De Ponti, 23enne di Treviglio, è stato ferito al confine tra Siria ed Kurdistan iracheno. La Farnesina attraverso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un giovane attivista italiano filocurdo, Alessandro De Ponti, 23enne di Treviglio, è stato ferito al confine tra Siria ed Kurdistan iracheno. La Farnesina attraverso l'ambasciata e il consolato in Iraq si è subito attivata ed è in contatto con la famiglia e le autorità locali per verificare i contorni della vicenda e le condizioni del ragazzo.




De Ponti, fa parte di un collettivo locale chiamato 'Tanaliberatutti': era partito lo scorso aprile alla volta della Tunisia, ma neppure i familiari, in stretto contatto in queste ore con la Farnesina, hanno saputo spiegare se il giovane fosse solo, oppure se si trovasse con altri giovani, o se avesse viaggiato con qualche Organizzazione non governativa.



De Ponti abita a Treviglio in via Bramante con la madre, Cristiana Rivoltella, che di professione è coordinatrice infermieristica del reparto di Gastroenterologia e Pneumologia all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove coordina l'attività degli infermieri dedicati ai trapianti d'organi. Con loro vive anche la sorella minore.



Proprio De Ponti, assieme a un altro trevigliese, Simone Vitali, avrebbe aggredito il videoreporter trevigliese Emy Zanenga, picchiato fuori casa la sera del 25 aprile dopo aver ripreso, la mattina, e pubblicato sul suo sito, un gruppetto di contestatori del collettivo 'Tanaliberatutti' e dell'Unione inquilini che, con striscioni e megafono, avevano interrotto la cerimonia ufficiale della Liberazione in piazza Insurrezione, gridando 'fascista!' al sindaco Giuseppe Pezzoni, 'reo' di non aver impedito un gazebo a Forza Nuova. Per quell'aggressione i due erano stati denunciati dalla polizia.



Alessandro è descritto come un ragazzo che crede negli ideali e lotta per poterli concretizzare. Sul suo profilo Facebook si definisce antifascista e sul suo diario appare la citazione di una poesia del poeta e patriota ungherese Sandor Petofi, dal titolo 'Mi tormenta un pensiero'.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino