Voli, «aumenti anomali»: chiesti alle compagnie i dati sui biglietti. Faro sulle tratte nazionali da Roma a Milano

Il Garante per la sorveglianza dei prezzi interviene sul caro-voli

Il Garante per la sorveglianza dei prezzi interviene sul caro-voli a causa di alcuni «aumenti anomali» del costo dei biglietti, premendo sulle compagnie aeree...

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Il Garante per la sorveglianza dei prezzi interviene sul caro-voli a causa di alcuni «aumenti anomali» del costo dei biglietti, premendo sulle compagnie aeree affinché diano «spiegazioni precise». Ieri il primo incontro al ministero delle Imprese tra il cosiddetto “Mister Prezzi”, Benedetto Mineo, e le principali compagnie aeree coinvolte dai rincari nelle tratte nazionali. 

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I PROSSIMI PASSI

I rappresentanti di Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air sono stati convocati separatamente. Sono stati chiesti alcuni dati, che ora verranno aggregati e analizzati in modo anonimo, in linea con le regole sulla privacy. È solo il primo passo, per ora sulla linea della moral suasion o della pressione soft, fanno sapere dal ministero guidato da Adolfo Urso: insomma, viene acceso un faro. Ma non si escludono passi in avanti. Dalle associazioni dei consumatori si chiede l’intervento dell’Antitrust se ci sono abusi di posizione dominante o addirittura ispezioni a tappeto da parte della Guardia di Finanza nelle sedi italiane delle compagnie aeree. Ad oggi è presto per dire se qualcosa del genere potrà mai accadere, ma qualora venissero individuati dei sospetti di reato i militari potrebbero anche intervenire. E così autorità come l’Antitrust, ma sempre e solo se ci fossero basi solide su cui fare leva.

A maggio scorso volare in Italia, secondo l’Istat, costava il 40% in più rispetto a un anno fa, nonostante il costo del carburante sia sceso anche del 40%. Il focus del Garante è in particolare su alcune tratte, che collegano le città di Roma e Milano con Venezia, Palermo, Catania e Cagliari. 

LA DIFESA

Dalle compagnie sarebbe arrivata la disponibilità a collaborare, pur facendo presente che i rincari sono dovuti all’eccesso di domanda rispetto all’offerta, a difficoltà nel reperimento del personale e ai ritardi nelle consegne dei nuovi veicoli, oltre che all’esborso per il carburante comprato mesi fa, a prezzi più alti. Le compagnie avranno dieci giorni di tempo per fornire tutti i dati, che per ora riguardano solo le tariffe base. Non, quindi, i cosiddetti “extra” (tra cui il trolley in cabina), che secondo un’indagine di Altroconsumo nel caso delle low cost, fanno lievitare il prezzo del biglietto anche del 545%. Insomma, più di cinque volte tanto. La prossima riunione tra il Garante e le compagnie si terrà quindi giovedì 20 luglio.

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Il Gazzettino