La Commissione Ue ha inviato all'Italia la lettera con la richiesta di aggiustamento dei conti: lo ha detto il portavoce della Commissione Margaritis Schinas al termine del...
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L'ulteriore intervento correttivo richiesto, per colmare lo scostamento rispetto del percorso di risanamento dei conti, è pari allo 0,2 per cento del Pil, ovvero circa 3,4 miliardi. Da parte da fonti del Mef viene confermato che il governo italiano è in contatto con la commissione europea e farà le valutazioni del caso nei prossimi giorni. Insomma l'esecutivo dovrà decidere se, come e quando intervenire. In corso c'è quindi una trattativa che potrebbe portare anche ad un compromesso, ovvero ad una manovra correttiva di importo minore; oppure, se fallisse, ad una rottura tra Roma e Bruxelles.
«È giusto che l'Ue chieda agli Stati membri di avere conti in ordine e finanze a posto, ma lo stesso rigore deve essere utilizzato anche quando gli Stati sono inadempienti sull'immigrazione e altri dossier.
Il Gazzettino