Toyota richiama 2,4 milioni di auto ibride: «Rischio incidenti». Modelli venduti anche in Europa

Toyota richiama 2,4 milioni di auto ibride: «Rischio incidenti». Modelli venduti anche in Europa
Un grosso grattacapo per Toyota, che ha annunciato un richiamo di 2,4 milioni di auto con motore ibrido per via di un'anomalia riguardante il failsafe, il dispositivo di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un grosso grattacapo per Toyota, che ha annunciato un richiamo di 2,4 milioni di auto con motore ibrido per via di un'anomalia riguardante il failsafe, il dispositivo di protezione: anomalia che potrebbe provocare lo stallo della vettura. La casa auto non ha ancora avuto segnalazioni di incidenti dovuti a questa anomalia, ma la Toyota ha deciso comunque di effettuale il richiamo per la concreta possibilità di sinistri.




I MODELLI Si tratta dei modelli Prius e Auris, prodotti tra l'ottobre 2008 e il novembre 2014, riguardanti 1,25 milioni di vetture vendute in Giappone, 830mila in nord America e 290mila in Europa. Le macchine in questione erano state richiamate in passato, senza però risolvere il problema presentatosi adesso, che verrà rimediato tramite l'aggiornamento gratuito del software del veicolo, ha aggiunto Toyota.

I PRECEDENTI Negli anni recenti la casa è stata costretta a ordinare diversi richiami. L'ultimo di grandi proporzioni, nel 2015, ha riguardato 6,5 milioni di veicoli per una irregolarità all'interruttore del finestrino, la quale poteva causare un corto circuito.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino