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Tesla fa un altro tonfo anche in Cina. Secondo la Passenger Car Association, le vendite delle auto elettriche di Elon Musk sono crollate del 49% a febbraio, fermandosi a sole 30.688 unità (-49% annuo), per una quota di mercato nell'aggerrito settore delle e-car scesa di 4 punti percentuali al 3,9%. Più pesante, secondo i dati dell'associazione Cpca è l'export: appena 3.911 unità (-87%). Eppure, l'industria cinese dei veicoli a nuova energia (Nev) vola nel 2025, con vendite al dettaglio nazionali salita 686.000 unità lo scorso mese (+79,7%). Il comparto ha avuto un peso del 49,5% nel rapporto con le vendite nazionali di autovetture di 1,386 milioni di unità (+26%). In netta controtendenza, invece, le rivali mandarine a partire dal leader BYD, che ha avuto vendite per 67.025 unità (+187%), grazie ai suoi modelli più economici e a tecnologie avanzate che stanno erodendo lo slancio innovativo per cui erano popolari in Cina le auto di Musk. Tesla, in altri termini, è ritornata per vendite ai livelli di luglio del 2022, quando il Dragone era alle prese con la stretta legata alla pandemia del Covid-19, scivolando all'undicesimo posto tra i primi 12 produttori di auto. BYD ha consolidato la leadership con il 15% di market share.
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Tesla in crisi
Secondo Morgan Stanley, l'outlook su Tesla non è affatto rassicurante sul medio termine.
Tesla ha rilasciato in Cina un aggiornamento del suo sistema Full Self-Driving: costa 8.800 dollari, cifra importante rispetto al prezzo dell'auto. BYD, invece, ha annunciato a febbraio l'integrazione delle funzionali di intelligenza artificiale di DeepSeek nei suoi software per le e-car e la dotazione di tutti i suoi modelli di auto con il suo sistema di guida autonoma avanzato God's Eye, inizialmente installato su 21 modelli a nuova energia, tra cui alcuni con prezzi sotto i 100mila yuan (circa 13.700 dollari). Il tutto in una maggiore aggressività sui listini dei concessionari strutturata per vendere fino a 6 milioni di veicoli nel 2025.
Tesla in forte calo a Wall Street, dove i titoli perdono il 13,23%. La flessione del colosso delle auto elettriche trascina al ribasso tutte le altre Magnifiche 7. Alphabet perde il 5,2%, Meta il 5,6%, Nvidia il 5,1%, Apple il 5,3%, Microsoft il 2,8% e Amazon il 3,7%.
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