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Nel sistema fiscale che ha in mente il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo ci sono sanzioni meno drastiche, ma anche meccanismi premiali per i contribuenti che fanno il proprio dovere. Della riforma che dovrebbe approdare entro i primi di marzo al Consiglio dei ministri si è parlato ieri nel consueto appuntamento di “Telefisco” organizzato dal Sole 24 Ore.
In tema di evasione, Leo intende «cambiare approccio sull’accertamento». Per quanto riguarda le aziende più piccole l’idea è quella di un concordato preventivo biennale. Vuol dire che l’amministrazione finanziaria sulla base delle informazioni in suo possesso - oggi aumentate grazie all’ausilio della tecnologia - determina un livello di tassazione ritenuto corretto e se l’impresa interessata accetta questa valutazione si mette al riparo da ulteriori controlli e adempimenti. Per le società più grandi, lo strumento, già esistente, è quello dell’adempimento collaborativo (cooperative compliance), ovvero il dialogo con il contribuente che permette di definire in anticipo le varie questioni in dubbio. L’intenzione del governo è allargare il ricorso all’adempimento abbassando ulteriormente la soglia per l’adesione, che negli anni scorsi è già scesa a 1 miliardo di ricavi.
I tributi
Per quanto riguarda i principali tributi, è confermata la volontà di intervenire sull’Irpef (in prima battuta riducendo le aliquote da quattro e tre) e di cancellare gradualmente l’Irap.
Intanto è già in vigore la tregua fiscale introdotta con la legge di bilancio: nei primi 5 giorni di operatività via web sono già arrivate 65 mila richieste di definizione agevolata dei debiti con la riscossione. Solo lo stralcio delle mini-cartelle, quelle fino a 1.000 euro, «interessa circa 7 milioni di contribuenti», ha spiegato poi il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini: in totale sono 25-27 milioni di cartelle per un controvalore di 18 miliardi.
Le plusvalenze
A Telefisco è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Che da una parte ha annunciato la scelta dell’esecutivo di mettere mano alla norma sulle plusvalenze di bilancio del settore calcistico, dopo le vicende che hanno coinvolto varie società dall’altra, allargando il discorso al di là della sfera strettamente tributaria ha spiegato che dopo il primo trimestre dell’anno arriveranno nuovi aiuti contro il caro-energia, in sostituzione di quelli scaduti. Ma gli aiuti avranno probabilmente una forma diversa da quelli attuali.
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Il Gazzettino