Gli uomini in media guadagnano più delle donne, molto di più. Nel settore privato il divario è maggiore e supera il 40 per cento. Gli aggiornamenti degli...
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In particolare, nel pubblico la differenza è pari a 21.530 euro all'anno, ma risulta molto differenziata sia per età sia per genere, aumentando al crescere dell'età, almeno fino alla classe 55 - 59, ed è costantemente più alta per il genere maschile: 24.759 euro contro 17.156 euro per le donne. Nel pubblico impiego, la retribuzione media annua è di 32.968 euro, in crescita del 3,1% rispetto all'anno precedente, per effetto dei rinnovi dei contratti (2016-2018). Anche qui aumenta al crescere dell'età ed è costantemente più alta per il genere maschile 38.400 euro contro 29.120 euro per le femmine.
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In entrambi i settori, «il differenziale retributivo per genere sembra più correlato alla maggiore presenza di lavoro part time tra le femmine» si legge nel rapporto, anche se con nette differenze sia in termini di numeri che di percentuali. Infatti, il numero di lavoratrici private che nel 2018 hanno avuto almeno un rapporto di lavoro part time è pari a 3.414.791, contro 1.993.261 maschi. Nel 2018 circa il 22% dei lavoratori maschi ha avuto almeno un rapporto di lavoro a tempo parziale mentre la quota di lavoratrici che ha avuto almeno un part time nell'anno è pari a circa il 51%« si legge nel documento. Nel pubblico invece, il numero di lavoratrici che nel 2018 hanno avuto almeno un rapporto di lavoro part time è pari a 221.951, contro appena 48.989 maschi. Rispetto al totale per genere la quota di lavoratori che nel 2018 ha avuto almeno un rapporto di lavoro a tempo parziale per i maschi si attesta al 3,3%, mentre per le femmine è pari al 10,6%.
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Il Gazzettino