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Bandi di concorso pubblici per centomila assunzioni in un anno. Circa 45 mila “posti” sono già stato sbloccati tra maggio e dicembre dello scorso anno. Nei prossimi cinque anni la previsione è che tra concorsi ordinari e incarichi legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, entrino nella Pubblica amministrazione un milione di dipendenti. È quello che Renato Brunetta ha definito il «cambio di sangue» della macchina pubblica. Ma il maxi-piano di assunzioni sarà accompagnato anche da una nuova riforma dei concorsi pubblici.
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Una riforma che completerà quella già attuta con il decreto legge 80 dello scorso anno, che ha ridotto a 100 giorni il tempo che va dalla pubblicazione del bando fino all’assunzione nei ranghi della Pubblica amministrazione. Le nuove norme per le assunzioni sono uno degli impegni presi dal ministero della Funzione pubblica nell’ambito degli obiettivi del Pnrr da raggiungere entro il primo semestre di quest’anno. Nei prossimi bandi di concorso, in particolar modo quelli che verranno pubblicati per assumere personale da inserire nella nuova area delle «alte professionalità», una sorta di area “quadri” della Pubblica amministrazione, oltre alla verifica delle competenze tecniche sarà necessario accertare quelle che in gergo si chiamano “soft skills”.
Questa “rivoluzione” avverrà attraverso una modifica del decreto del Presidente della Repubblica numero 487 del 1994, per disciplinare in maniera organica le procedure di concorso, affiancando alle modalità semplificate e a quelle digitalizzate introdotte con il decreto legge 44 dello scorso anno, nuovi metodi di selezione che, appunto, integrino le prove tradizionali con meccanismi volti a valutare oltre alle competenze tecniche le “soft skills”, ossia le capacità gestionali, relazionali, di problem solving, motivazionali e via dicendo. Per valutare queste capacità le Pubbliche amministrazioni potranno anche avvalersi di consulenti esterni operanti per le selezioni nel privato.
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Il tassello
Non solo. Nelle prossime settimane il dipartimento della Funzione pubblica e la Sna, la Scuola superiore della Pubblica amministrazione, definiranno linee di indirizzo volte a includere nei principi delle pubbliche amministrazioni e del pubblico impiego set di valori etici e comportamentali. L’altra innovazione che riguarderà il Pubblico impiego nei prossimi mesi, sarà un nuovo «upgrading» del portale InPa, il Linkedin italiano per le assunzioni pubbliche. Il portale, che ieri ha ricevuto il premio per l’Agenda digitale, sarà dotato di nuove funzionalità. Per esempio sarà utilizzato per permettere la mobilità dei dipendenti pubblici tra le varie amministrazioni.
A tutti i dipendenti pubblici, inoltre, sarà inviata una newsletter periodica – battezzata “PArliamo” – che informerà i 3,2 milioni di statali delle principali novità che riguardano la formazione, i concorsi, i contratti, le leggi e le circolari, con l’obiettivo di creare un “filo diretto” con tutti i lavoratori del pubblico impiego. E per gli utenti dei servizi pubblici? È in arrivo il servizio “Elena”, una sorta di Alexa, un assistente vocale capace di fornire informazioni e guidare gli utenti nel mondo della PA digitale.
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Il Gazzettino