Squinzi: Napolitano fattore di stabilità per l'Italia

Giorgio Squinzi
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​«Considero il presidente Napolitano un grande e importante fattore di stabilizzazione del nostro Paese, soprattutto in una situazione di alta volatilità». Lo afferma il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, aggiungendo - a una domanda sui tempi delle eventuali dimissioni di Napolitano - «di più non so».




Fase nuova «L'instabilità che ha caratterizzato la politica italiana dell'ultimo decennio non ha sicuramente favorito un piano di rilancio» dell'economia: «ora siamo in una fase nuova che meglio dovrebbe rispondere alle necessità, sempre più impellenti, del paese», prosegue Squinzi.



Il dato della produzione industriale in calo a settembre «è arrivato dopo un mese che è stato positivo, è chiaro che siamo in una situazione in cui c'è un mese di rialzo e un mese di calo: il trend non è certamente positivo», sottolinea sul dato della produzione industriale, aggiungendo che «personalmente penso che il dato di ottobre sarà migliore, stiamo a vedere». «Il centro studi di Confindustria continua a dire che queste oscillazioni possono essere legate a tanti fattori e comunque - spiega Squinzi - non si possono esprimere dei giudizi e individuare dei trend se non su una serie di mesi». Quello di settembre «è un dato negativo, tutti avremmo preferito che fosse positivo, però aspettiamo quello che verrà nei prossimi mesi».



Lo sblocca Italia Le proposte iniziali contenute nel decreto Sblocca Italia «non hanno trovato le coperture nella legge di Stabilità: stiamo manifestando al governo le preoccupazioni per una scelta che non comprendiamo e stiamo insistendo affinchè vengano individuate soluzioni diverse al più presto», conclude il presidente di Confindustria. Il progetto originale «da noi ampiamente condiviso prevedeva uno stanziamento pari a 130 milioni per il 2015, 50 per il 2016 e 40 per il 2017, che già valutavamo riduttivo».
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Il Gazzettino