Il dietrofront era stato annunciato dal governo praticamente in contemporanea con l'approvazione della manovra. Adesso la norma per riportare al 12% la tassazione sul terzo...
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IL PERCORSO
Ma mentre sull'Ires la quadra è stata trovata, il percorso del decreto sul reddito di cittadinanza e sulle pensioni Quota 100 è ancora accidentato. L'approvazione in consiglio dei ministri, che avrebbe dovuto esserci già ieri (è stato approvato solo la riforma fallimentare per le crisi di impresa), è slittata a mercoledì o venerdì prossimo. Ci sono alcune novità, ma anche diversi nodi da sciogliere. La novità è che dovrebbe essere inserita nel provvedimento, insieme alla pace contributiva, la possibilità di riscattare a sconto la laurea per chi ha meno di 40 anni e ha iniziato a lavorare dal 1996 in poi. E questo con un meccanismo del tutto simile a quello della pace contributiva, quindi con la possibilità di detrarre il 50% dei costi dalle imposte.
Per quanto riguarda il Reddito, invece, la questione ancora non del tutto risolta riguarda l'aumento degli assegni per i disabili. Matteo Salvini nei giorni scorsi è intervenuto a gamba tesa sul tema, chiedendo che fosse rispettata la parte del contratto che prevede un aumento di queste pensioni. I costi sarebbero troppo elevati. La soluzione sarebbe quella di considerare soltanto i disabili che ricadono nelle famiglie che hanno diritto a percepire il sussidio. Insomma, l'aumento sarebbe un «di cui» del reddito di cittadinanza. I nuclei con disabili a carico già considerati nella platea del Reddito sarebbero circa 250 mila. Per loro sono già considerati dei requisiti meno stringenti per ottenere l'assegno. A queste famiglie, inoltre, sarebbe già destinato il 15% dei 6,1 miliardi stanziati nel primo anno per il sussidio (circa 900 milioni). Ieri il vice premier Luigi Di Maio ha anche detto che ci sarebbero altri 400 milioni a disposizione, una sorta di tesoretto dovuto all'innalzamento da cinque a dieci anni della residenza in Italia per gli stranieri, necessaria per accedere al Reddito.
Intanto ieri il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, ha aperto alla possibilità che le banche aumentino i costi dei conti correnti per recuperare l'inasprimento delle tasse sul settore introdotto dal governo con la legge di bilancio.
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Il Gazzettino