Pensioni, Opzione donna, cosa cambia nel 2024: età, anni di contributi e requisiti soggettivi. Chi può accedere

Pensioni, Opzione donna: cosa cambia nel 2024: età, anni di contributi e requisiti soggettivi
Pensioni. Come cambia Opzione Donna nel 2024. La manovra proroga la misura di un anno. Ma con una ulteriore stretta: il requisito anagrafico che dagli attuali 60...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Pensioni. Come cambia Opzione Donna nel 2024. La manovra proroga la misura di un anno. Ma con una ulteriore stretta: il requisito anagrafico che dagli attuali 60 anni passerà a 61 anni. Ma chi ha maturato i requisiti con le vecchie regole, ossia 58 anni di età e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023 può accedervi a prescindere dai nuovi criteri. In questo caso, infatti, il diritto a pensione è "cristallizzato".

Pagamenti gennaio 2024 Inps. Dall'Assegno unico a quello di Inclusione fino alla Naspi: il calendario

 

Opzione donna, requisiti

Per accedere a Opzione donna bisogna avere 61 anni (sia per le lavoratrici dipendenti che quelle autonome) e conestualmente 35 anni di contributi maturati (entrambi i requisiti) entro il 31 dicembre 2023. Il requisito anagrafico viene scontato di un anno per ciascun figlio entro un massimo di due anni.

L’ultima categoria, cioè le lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese in crisi, potrà accedere con 59 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023 a prescindere dal numero di figli.

 

Requisiti «soggettivi»

Oltre a quelli anagrafici e contributivi, per l'accesso a Opzione donna bisogna possederne alcuni "soggettivi". Ossia trovarsi in uno dei seguenti profili di tutela:

  • svolgere assistenza al momento della richiesta di prepensionamento e da almeno sei mesi al coniuge o a un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità (ai sensi dell'art. 3, comma 3, della legge 104/1992), ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni d'età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • soffrire una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell'invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
  • essere lavoratrice licenziata o dipendente da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d'impresa.

 

Finestra mobile

Anche per il prossimo anno resta confermato il meccanismo di differimento nell’erogazione del primo rateo pensionistico (la cosiddettà finestra mobile). E' pari a:

  • 12 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti;
  • 18 mesi dalla maturazione dei requisiti per le lavoratrici autonome.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino